Civitavecchia – Conferita la Cresima a 29 militari

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Con queste parole, ripetute più volte: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono», S.E. Rev.ma Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, ha conferito il sacramento della Cresima a 29 militari, durante la celebrazione Eucaristica dello scorso 3 dicembre presso l’Aula Magna del Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito di Civitavecchia (RM). Nella medesima celebrazione, la comunità militare di Civitavecchia e Monte Romano (VT) ha voluto commemorare Santa Barbara (nella vigilia della ricorrenza liturgica), patrona dell’Arma di Artiglieria, del Genio, della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco. Accolto alla Caserma “Giorgi” dal Generale di Corpo d’Armata Massimiliano Del Casale, alla presenza delle Autorità cittadine, civili tra cui il Vice-sindaco, e militari, delle rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze di Polizia nonché delle locali sezioni delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, della Croce Rossa Italiana e del Pasfa, l’Ordinario Militare ha celebrato l’Eucaristia per la famiglia militare in festa per i loro giovani che stavano per ricevere, dal successore degli Apostoli, il dono della Pentecoste. Nella sua omelia l’Arcivescovo ha invitato i cresimandi ad essere dei cristiani che nel quotidiano irradiano gioia, perché fieri di appartenere a Cristo; a tutti, inoltre, ha richiamato l’importanza di una fede che faccia trasparire sempre di più umanità. L’Ordinario Militare ha sottolineato l’importanza del tempo di Avvento, tempo quanto mai opportuno per accogliere Dio che si fa carne, che si fa umanità! La celebrazione Eucaristica è stata animata dal coro formato da militari della Banda Musicale dei Granatieri di Sardegna, del 7° NBC, dell’11° Trasmissioni da suore carmelitane missionarie di S. Teresa del Bambin Gesù di Santa Marinella (RM). Alla S. Messa si sono associati, numerosi, dalle varie parti d’Italia, i familiari dei cresimandi. Ogni fedele presente, grazie al rito della Confermazione, ha potuto ricordare nel suo intimo, il giorno della sua Cresima, quando ricevuto questo sacramento che completa l’iniziazione cristiana, il suo legame con la Chiesa è divenuto più perfetto[1] e, accolta una speciale forza dello Spirito Santo, è nelle condizioni di diffondere nella società la fede come testimone di Cristo[2]. (Massimo Carlino)

 

[1] Cf. Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 11: AAS 57 (1965).
[2] Cf. Concilio di Firenze, Decretum pro Armenis: DS 1319; Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 11: AAS 57 (1965) 15.