Saluto di Mons. Marcianò al Car. Parolin prima della Messa a Chiusura del Giubileo dei Militari e delle Forze di Polizia (S. Pietro 1-5-16)

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Eminenza Reverendissima,
a nome di tutti i confratelli Vescovi Ordinari Militari, dei Sacerdoti e Cappellani militari, di tutte le Forze Armate e di Polizia con le loro famiglie, Le porgo un grato saluto per questa Celebrazione Eucaristica, cuore del Giubileo che stiamo celebrando. Un evento – a partire dalla celebrazione del 30° anniversario della Spirituali Miltum Curae- sapientemente organizzato dalla Congregazione per i Vescovi e dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, che ringraziamo di cuore, in particolare nella persona dei loro Prefetti, i cardinali Ouellet e Filoni.
Il Giubileo è tempo di gioia: lo abbiamo percepito con forza soprattutto ieri, durante l’Udienza dell’amato Papa Francesco. È la gioia di quella misericordia di cui tutti, oggi più che mai, ci sentiamo e siamo frutto: la misericordia con cui il Padre ci ha creati, salvati, avvolti, chiedendoci di farla diventare “carne” nella nostra vita e missione di militari e forze di polizia.
La misericordia ha tanti nomi e tanti volti, come tante sono le storie di noi qui presenti, provenienti da tutto il mondo e mandati, in diversi luoghi e contesti, a servire diverse persone e situazioni.
Tutto e tutti hanno bisogno infinito della misericordia!
Questo ha voluto dirci il Papa con l’indizione del Giubileo Straordinario; questo sperimenta ciascuno di noi, nella sua difficile missione di difesa nei conflitti, di protezione nei pericoli, di accoglienza nelle emergenze… questo abbiamo sentito con forza in questi giorni, grati di poter incontrare il Signore e di poterci incontrare tra noi, condividendo vita e testimonianza.
Abbiamo imparato da tutto e da tutti, rafforzando la convinzione che il servizio dei militari e delle forze di polizia non mira «solo a prevenire e porre fine ai conflitti ma anche a contribuire alla costruzione della pace». Ce lo ha ripetuto anche ieri Papa Francesco (Udienza, 30 aprile 2016), ricordando Giovanni XXIII, a noi particolarmente caro. Ce lo insegnano i tanti esempi di fratelli che, nella storia e in tutto il mondo, vivono la propria missione con dedizione totale, non esitando a offrire persino la propria esistenza per difendere la vita dei più deboli, per servire la giustizia e la pace. Oggi li ringraziamo tutti, con un ricordo speciale e affettuoso per i caduti e le loro famiglie.
 
Eminenza Reverendissima, ringraziandola di cuore per il dono di questa Celebrazione, le diciamo anche grazie per la sua vicinanza di pastore alla nostra Chiesa che è nel mondo militare. Una vicinanza preziosa che accompagna ogni passo con la cura pastorale e l’amore, la fiducia e la preghiera. Continui ad accompagnarci con questa preghiera, perché la nostra Chiesa, di fronte alle diverse sfide, possa, come ieri ci ha chiesto ancora Papa Francesco, far «risplendere la speranza cristiana, certezza della vittoria dell’amore sull’odio e della pace sulla guerra».
 
X Santo Marcianò