La Tenda della Misericordia a Isernia

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(7-10-2016) Nei giorni 26 e 27 settembre 2016, nel centro storico, in piazza X Settembre, cuore della città di Isernia e in concomitanza con i festeggiamenti dei Santi medici e martiri Cosma e Damiano, è stata aperta la “Porta Santa” della Tenda della Misericordia. L’iniziativa giubilare del RnS nazionale di intesa con l’Ordinariato Militare per l’Italia ha trovato nella Diocesi di Isernia–Venafro e, per essa, il Vescovo S.E. Mons. Camillo Cibotti, sentita condivisione e impegno di realizzazione in collaborazione con l’Arcidiocesi dell’Ordinariato Militare per l’Italia rappresentata dal Decano Militare per l’Abruzzo e Molise Don Claudio Recchiuti e dal Cappellano militare per il Molise Don Giuseppe Graziano.
Segno di profezia in questo Anno Santo, la Tenda della Misericordia, anche nella diocesi di Isernia-Venafro, è stata una esperienza spirituale profonda, vissuta in unione di preghiera con tutte le aggregazioni laicali della diocesi. Una preghiera continua alla presenza del Santissimo che è sceso in piazza per incontrare chi, sopraffatto e distratto dai rumori e dai ritmi frenetici del mondo, non lo conosce o non lo riconosce.
Gesù Eucarestia, in questi due giorni, ha aspettato, accolto, ascoltato quanti, passando, si sono a Lui inchinati, avvicinati per un timido saluto, solo per curiosità o fermati per una lunga sosta in intimo silenzio e raccoglimento! Ha elargito fiumi di grazie attraverso il sacramento della riconciliazione a cui molti, senza indugio, si sono accostati, attesi dai sacerdoti che per l’occasione hanno dato piena disponibilità ai turni per le confessioni.
La Tenda (militare) della Misericordia ha un significato simbolico straordinario! Nella sua essenzialità e semplicità esprime l’intervento incondizionato e gratuito a soccorso dell’uomo, soprattutto nei momenti più difficili. Allestita nelle emergenze ambientali e sociali per aiutare ad affrontare disagi e difficoltà che la vita può riservare, diventa accoglienza, ricovero, difesa, protezione, cura per tutti e per ciascuno. Questa è la Chiesa in uscita, che deve camminare, avanzare, nella sua missione di indirizzo e servizio pastorale, verso i più deboli materialmente e spiritualmente, come piace a Papa Francesco.
Con Gesù siamo usciti -questa volta insieme ai militari- per piantare “tre tende” (due per la riconciliazione) e lavorare per la nuova evangelizzazione in questo tempo di evidente crisi spirituale e di valori cristiani. E’ questa la sfida della iniziativa della Tenda della Misericordia: a cielo aperto lasciare effondere il buon profumo dell’Amore misericordioso di Dio Padre tra i suoi figli, specialmente quelli più lontani. Per questo bisogna farsi “tenda” per i fratelli.
PROGRAMMA
L’esposizione del Santissimo per l’adorazione è stata dalle 16 alle 24, in entrambi i giorni.
S.E. Mons. Cibotti, alle ore 16 del 26, ha aperto la porta della Tenda con la deposizione sull’altare, in essa preparato, di Gesù Eucarestia portato dalla Chiesa di Santa Chiara in Piazza X Settembre presenti gli Alpini.
Il programma è stato frutto di concertazione con tutte le aggregazioni laicali della diocesi (RnS, Apostolato della preghiera, Gruppo di preghiera Padre Pio, OFS, Azione Cattolica, Comunione e liberazione, Pastorale della famiglia, Pastorale giovanile, Pastorale carceraria, Pastorale sociale e del lavoro, Comunità di Sant’Egidio, Scout, Gifra, Focolarini, Masci, Unitalisi) che hanno dato disponibilità e fattivamente collaborato per i turni di animazione con i propri gruppi e movimenti dando prova di unità. Si sono alternati con preghiere, canti, preghiera carismatica, piccoli segni, letture e meditazione della Parola. Per esempio, in entrambi i giorni, la Comunità di Sant’Egidio ha guidato la Preghiera Ecumenica arricchita con canti Gospel. La Pastorale Carceraria, invece, ha portato un detenuto della Casa Circondariale di Isernia, affidato ai volontari della stessa grazie alla concessione di permesso per questa iniziativa, del Magistrato di Sorveglianza, dalle ore 16 alle ore 23. Il detenuto, insieme ad altri compagni di carcere, sta facendo un cammino di conversione sperimentando la Misericordia di Dio attraverso il servizio dei volontari e dell’assistente spirituale, Cappellano volontario del Carcere di Isernia Fra Camillo Colavita. Giorno 27, un momento emozionante nella serata, grazie alla testimonianza di una famiglia cristiana di Pescara (portata dai Focolarini) che ha accolto un ragazzo musulmano malato e bisognoso di cure chemioterapiche e alla testimonianza di un giovane di Chieti (di conoscenza diretta del nostro Vescovo) con un lungo percorso di conversione tra trasgressioni, per l’esuberanza della giovane età, e una forte sofferenza per l’afflizione di più tumori, oggi vinti per un miracolo della fede conquistata dal ragazzo e mai venuta meno nella madre. Una grande testimonianza di servizio, inoltre, è stata la presenza dell’UNITALSI che ha accompagnato davanti al Santissimo molti ammalati e animato un intenso momento di preghiera. Di rilevante aiuto è stato il servizio dei “ganci”giovani (Gifra) che con gioia, anche a mezzo di volantini, ad hoc predisposti, si sono impegnati nella sensibilizzazione della gente all’evento in corso. Quanti si sono fermati sono stati accolti offrendo loro opuscoli con preghiere e meditazioni sulla riconciliazione ed il perdono. Altra iniziativa tra la gente attratta dalla “Tenda” è stata: “Gesù ascolta – Gesù parla” del RnS. Ossia si poteva scrivere a Gesù, su un biglietto bianco, una preghiera, una richiesta, un pensiero in forma libera e anonima e lo si deponeva in un cestino davanti all’altare per poi prendere in un altro cestino un bigliettino con un versetto della Bibbia. La busta con tutti i bigliettini scritti è stata consegnata al Vescovo. L’azione cattolica ha scelto come segno un sasso, consegnato all’inizio della preghiera che rappresenta: “il peccato che ci pesa nel cuore” con l’invito a pensare” in maniera personale, a quell’atteggiamento, a quel pensiero, sentimento o comportamento ricorrente nella nostra vita che più ci allontana da Dio”. Il sasso alla fine delle meditazioni è stato consegnato, simbolicamente, a Gesù.
Tanti, infine, i bambini, accompagnati dai genitori che hanno guardato con meraviglia e innocente interesse la Tenda, spingendosi sino al suo interno per meglio esplorare! Cosi da non trascurare il tenero atteggiamento di alcune anziane abitanti nella Piazza X Settembre che, visibilmente commosse per la presenza di Gesù nella tenda, hanno aperto la loro casa per le possibili esigenze di quanti si sono impegnati nelle operazioni per la riuscita dell’iniziativa. Oltre ad aver salutato e dato onore al Santissimo stendendo dai loro balconi, secondo un’antica tradizione popolare, le coperte più preziose!
Sono state elevate più intense preghiere per quanti indifferenti non si sono accorti della presenza di Gesù in mezzo a loro. Di questi Lui è venuto a farsi carico nella Sua infinita misericordia.
Giorno 27 alle ore 24 S.E. Mons. Camillo Cibotti, che ha vissuto questi giorni stando insieme alla sua Comunità, ha chiuso la porta della Tenda della Misericordia benedicendo i presenti che hanno ringraziato e salutato Gesù Eucarestia con una fiaccolata.
Maria Spadafora (coordinatrice diocesana RnS)