Lourdes: qualche “passaggio”, in apertura, del nostro Arcivescovo

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(19-05-2017) Questa mattina, con la celebrazione penitenziale, è iniziata la partecipazione italiana al 59° Pellegrinaggio Militare Internazionale di Lourdes. Pellegrinaggio che, come affermava il nostro arcivescovo, indica nel suo significato spirituale, un ritornare a Dio recuperando la consapevolezza di venire da lui.
Il peccato dell’uomo, come quello di Adamo ed Eva o del figliol prodigo della parabola, è di aver emarginato Dio dalla propria vita pensando di fare a meno di lui. E’ importante allora con coraggio rientrare in se stessi e tornare all’amore, a Dio. Maria in questo pellegrinaggio alla grotta ci insegna ad accoglierlo nella nostra vita.
Dopo la celebrazione penitenziale nella basilica sotterranea San Pio X si è celebrata la Santa Messa.
Se abbiamo percepito nella riconciliazione che Dio è amore (che ci viene donato e a cui ritorniamo) questa consapevolezza ci chiede di vivere la vita donandola nelle relazioni con gli altri: la Messa è proprio il luogo di questa comunione: Dio si dona a noi e noi siamo chiamati a fare altrettanto.
Due parole del Vangelo di Giovanni sono state evidenziate nell’omelia da S.E. mons. Santo Marcianò: “vi ho chiamato amici” (amicizia) e “io ho scelto voi” (elezione). Esse stanno ad indicare che è nella fraternità che noi impariamo l’arte del volerci bene: a ricevere l’amore di Dio e a donarlo; nelle famiglie, nelle scuole, con i colleghi. Impariamo a constatare di aver ricevuto dagli altri l’amore di Dio e a donarlo per essere a nostra volta noi, Gesù per tutti i fratelli che incontriamo nel nostro cammino. (M. Medaglini)