I Marinai d’Italia pregano per l’equipaggio del sommergibile dell’A.R.A. San Juan

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Ieri, 15 dicembre 2017, ad un mese dal tragico incidente occorso al Sommergibile della Marina Argentina San Juan, la Presidenza dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia ha organizzato, nella caserma Lante, la celebrazione della Santa Messa di trigesimo, in suffragio dei quarantaquattro sommergibilisti, che giacciono ancora sui fondali dell’oceano Atlantico.
Durante le trepidanti settimane di ricerca dello sfortunato battello, Papa Francesco aveva inviato un messaggio col quale assicurava la sua preghiera al Capo di Stato Maggiore della Marina argentina. In quei giorni, l’Ammiraglio di Squadra Paolo Pagnottella, Presidente Nazionale dell’ANMI aveva più volte espresso la necessità di pregare, perché gli esiti fossero favorevoli. Quando purtroppo è stata ufficializzata la notizia della cessazione delle attività di ricerca, l’unico atto che è sembrato idoneo ad esprimere il dolore e la vicinanza alla Marina Argentina è stato quello di radunare i sommergibilisti presenti nella Capitale per un momento di preghiera.
Alla Santa Messa, sintesi sublime di preghiera, celebrata dal Cappellano Militare don Marcello O. Calefati, hanno partecipato l’Addetto Militare argentino, Comandante Cristobal, visibilmente commosso dalla partecipazione fraterna al dolore delle famiglie delle vittime, il Capo Reparto Sommergibili, Ammiraglio Giacomin, che nell’indirizzo di saluto finale a nome del Capo di Stato Maggiore della Marina Italiana ha espresso il cordoglio alla Marina argentina e da sommergibilista ha spiegato che l’attenzione alla sicurezza non annulla purtroppo i rischi intrinsecamente connessi, che sono sempre tanti e vanno affrontati per amore di Patria e per custodire la pace.
Erano presenti numerosi soci ANMI, giunti anche da lontano, una rappresentanza di Fucilieri di Marina del 3° Rgt San Marco, guidati dal Capitano di Fregata Lamberti, oltre ai dipendenti civili dell’Amministrazione Difesa, sempre presenti nei momenti, in cui va manifestata la stima e la vicinanza alla grande famiglia dei marinai d’Italia e di tutto il mondo.