La VIA CRUCIS… alla Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila!

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A poche settimane dal triduo pasquale e dalla celebrazione della Pasqua di Resurrezione, presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila, si è svolta la Via Crucis, il rito cattolico con cui si vuole ripercorrere e, al tempo stesso commemorare, il percorso del calvario di Cristo che si avvia sul Golgota, per giungere alla Crocifissione.
Un’esperienza alquanto partecipata e molto suggestiva – fortemente voluta dal Cappellano militare Don Antonino Pozzo (Capo del Servizio Assistenza Spirituale in forza alla Scuola) – che ha coinvolto i tre corsi di allievi marescialli in formazione e gli Ufficiali ed Ispettori Istruttori. Le quattordici stazioni, idealizzate nelle principali vie dell’istituto militare, sono state animate ai vespri dagli allievi, alternando i canti liturgici alle preghiere ed a momenti di riflessione personale.
In origine, la Via Crucis prevedeva la necessità di recarsi presso i luoghi divenuti il fulcro del Cristianesimo: un esempio su tutti è Gerusalemme. Successivamente si è capito che un tale pellegrinaggio in Terrasanta non era accessibile a tutti. La Via Crucis, che oggi conosciamo, è il frutto di un lungo percorso storico che ha visto l’alternarsi di numerose pronunce papali e trova le sue origini in Spagna, nella prima metà del XVII secolo; tuttavia, questa era riservata solo ad alcuni ordini religiosi. Fu Papa Clemente XII che estese la facoltà di istituire la Via Crucis con i quadri che raffiguravano le quattordici stazioni a tutte le chiese, senza distinzioni di ordini religiosi, sulla scorta della tradizione spagnola.
La partecipazione ad una Via Crucis animata da uomini e donne con le stellette – in questo caso anche con le Fiamme Gialle sul bavero -, simbolo di testimonianza di valori, tradizione e senso di appartenenza, ha rappresentato un momento particolarmente coinvolgente. Essere riusciti ad armonizzare gli intensi impegni formativi di studio e di addestramento militare con un momento di vita spirituale, non è stato facile, ma la forza di volontà ha prevalso, dando vita ad una condivisione di vita spirituale, che sicuramente resterà indelebile in me ed in tutti i colleghi in formazione presso la Scuola.
La Via Crucis vuole essere ricordata non solo per la sofferenza e la crocifissione di Cristo, ma anche per quel Calvario che ha portato Gesù, dalla morte alla Resurrezione e, quindi, alla Sua Gloria. Per questo motivo, il mistero pasquale si fonda e si concentra sulla fede cristiana. Ed è con questo spirito e con la fede in Cristo che, ogni qualvolta recitiamo la nostra Preghiera del Finanziere alla fine di ogni celebrazione domenicale, invochiamo la perenne divina protezione nel nostro lavoro, che rappresenta una missione al servizio della collettività e dei più deboli.
Allievo Maresciallo Luca Di Gesù