Dichiarazione dell’Arcivescovo all’ADN Kronos

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(24-07-2020) Pubblichiamo il testo integrale della dichiarazione rilasciata ieri dall’Ordinario Militare in ordine ai noti fatti accaduti nella caserma dei Carabinieri di Piacenza

 La vicenda accaduta nella caserma di Piacenza è di una gravità inaudita e porta alla luce il problema delicatissimo della corruzione, sul quale occorre riflettere e sul quale lo stesso Papa Francesco si è più di una volta espresso con una durezza per lui inusuale; e la corruzione implica che nel sentire e nell’agire umano inizi un processo di deterioramento che stravolge le categorie del bene e del male, riflettendosi in comportamenti illegali, violenti e senza scrupoli.

Protagonisti, in questo caso, sono carabinieri che si sono lasciati corrompere, così come purtroppo accade – ed è accaduto anche durante il lockdown -, per altre categorie di lavoratori, professionisti, uomini delle istituzioni. È dunque urgente che nei loro confronti vengano assunte le misure legali più giuste e dure, necessarie a proteggere la comunità civile nonché tutti gli uomini e donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine impegnati nella propria missione con l’onestà, la dedizione, talora l’eroismo, che tutti riconosciamo. Del resto, che l’opinione pubblica sia stata giustamente tanto colpita, è pure significativamente sintomatico di quanto l’Arma sia punto di riferimento per i cittadini italiani.

Mi auguro dunque che l’episodio di Piacenza sia condannato con decisione e non vada a infangare o colpire chi opera con senso di giustizia, per difendere proprio quei valori che questi pochi hanno tradito; al contempo, spero che questa sia per tutti, non solo per i carabinieri, preziosa occasione per una riflessione culturale capace di superare un’idea di libertà intesa come soddisfazione di bisogni o averi e di riportare al centro della vita sociale e dell’educazione il rispetto della vita e della dignità di ogni persona, unico valore in grado di contrastare tutti i germi di violenza e di corruzione.

Santo Marcianò

Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia