Mons. Marcianò inaugura il nuovo Anno Formativo in Seminario

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(22-09-2020) Come da tradizione anche quest’anno (un anno molto particolare, come ben sappiamo, condizionato dall’emergenza sanitaria) si è tenuto venerdì  18 settembre presso il Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare “Giovanni XXIII” – Scuola Allievi Cappellani, presso la Cecchignola (RM), l’incontro di comunità dei seminaristi e dei sacerdoti dell’équipe formativa con il nostro Pastore e Padre, Mons. Santo Marcianò, per l’inaugurazione dell’anno formativo.

Il Vescovo ha aperto l’incontro con queste parole: “Siamo qui perché abbiamo conosciuto l’Amore d Dio”. Un amore che ha spinto tutti noi a intraprendere questa strada di amore e di fraternità.

Dopo i saluti iniziali e la preghiera i dodici allievi cappellani – quest’anno dodici come gli Apostoli – hanno condiviso le loro esperienze estive in trasferta, ugualmente importanti come il resto della formazione in loco. È stato proprio il Vescovo a ribadire che durante il periodo estivo il cammino e la formazione non si interrompono, ma proseguono nella comunione con Cristo e con i fratelli, anche a distanza. Tra le varie esperienze, tra gioie, divertimenti, speranze, ma anche dolore e lutto, ci sono anche i racconti dei due nuovi arrivati, Salvatore e Giuseppe, che hanno condiviso con la comunità del Seminario il loro percorso di discernimento che li ha portati ad approdare all’Ordinariato Militare. Questa condivisione, come ha affermato Marcianò, è assaggio della fraternità sacerdotale e, attingendo al vangelo del giorno, ha aggiunto: “ci salviamo solo se stiamo insieme. Il seminario è questo: la conoscenza di Gesù Cristo che ti porta necessariamente alla conoscenza del fratello in quel rapporto di amicizia e di amore. Non puoi vivere senza l’amore dell’altro. Il seminario come definito dai testi della Chiesa è Cenacolo”. La parola d’ordine è “unità”, in questo tempo in cui la Chiesa è spesso attraversata dalle divisioni. E, il tempo del Seminario è proprio fare parte della Chiesa, vivere in unità con essa.

L’incontro è poi continuato con la Santa Messa presieduta dal vescovo in cui, durante l’omelia, ha ribadito il valore ecclesiale, quindi l’importanza dell’evangelizzazione della Chiesa, in un momento storico che può essere definito come “Scristianizzazione dell’Occidente”. La Chiesa, ha asserito il Vescovo deve essere “Sacramento di salvezza” in modo “nuovo”. È lo stesso vangelo del giorno (Lc 8, 1-13) che ne dà istruzione: mentre Gesù predicava e annunciava la buona notizia per città e villaggi con lui c’erano i Dodici Apostoli e altri personaggi, in particolar modo le donne. Il Vescovo dunque pone l’attenzione sull’importanza che i laici hanno oggi nella Chiesa e nell’evangelizzazione, e in special modo nel mondo militare. Un argomento già caro a Giovanni XXIII. Insomma, c’è molto cammino che la Chiesa deve ancora fare. Un cammino che gli allievi cappellani del Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare hanno cominciato e che proseguono sotto la benedizione dell’Ordinario Militare e in comunione con tutta la Chiesa.

Cosimo Damiano Diella