Catena eucaristica per le vittime della pandemia

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(04-03-2021) “È importante ricordare anche tutte le famiglie che hanno subito lutti e tutti coloro che ancora sono colpiti dal virus, tutti i malati. Questo gesto, così significativo, è un segno di comunione e di speranza per l’intero Continente europeo”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo la Messa che ha celebrato questa mattina, nella Cappella Gesù Buon Pastore (sede Cei), a Roma, per le vittime della pandemia, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. Ricordando “le vittime della pandemia, che ad oggi sono circa 800.000 in Europa”, il cardinale ha ringraziato la Ccee per la “catena eucaristica”, “in suffragio di centinaia di migliaia di persone”.

Nelle parole del cardinale, gratitudine verso “quanti continuano a dedicarsi alle persone più bisognose di cure: i medici, gli operatori sanitari, i volontari e tutti coloro che sono in prima linea in questo momento così delicato”. “Non possiamo e non dobbiamo dimenticare soprattutto i morti di questa pandemia, uomini, donne, anziani, giovani, sacerdoti e religiosi, che sono stati strappati alla vita dalla violenza del virus – ha affermato il card. Bassetti -. Vogliamo pregare per loro, per i loro cari, per quanti stanno ancora soffrendo e per tutti gli operatori sanitari che sono impegnati in prima linea e, con dedizione e professionalità, si prendono cura degli ammalati”.

Sulla stessa scia l’omelia dell’Ordinario militare nei giorni scorsi al Celio in occasione della giornata del malato: “C’è un che di “sacro” – disse agli operatori sanitari – nella vostra professione che “tocca” la vita! C’è una sfumatura di coraggio, applicazione, tenacia e intuizione che anima chi, mettendo davvero il malato al centro, non trova pace finché non ha fatto per lui tutto quanto è in suo potere ma, al contempo, percepisce come sia indispensabile che una qualche “luce” lo illumini!”