La celebrazione del 4 novembre a Bari

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(12-11-2021) Alla presenza del  Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, di Autorità civili, militari e religiose della Regione Puglia, rappresentanti di Associazioni d’Arma e Combattentistiche, Familiari di Caduti e scolaresche, giovedì 04 novembre 2021 si è svolta presso il Sacrario Militare “Caduti d’Oltremare” di Bari la solenne cerimonia commemorativa del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, nella  concomitanza del Centenario della Traslazione del Milite Ignoto da Aquileia a Roma.

Dopo la deposizione della corona di alloro, la resa degli onori ai caduti e la firma dell’Albo d’Onore da parte della presidente del Senato, l’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Monsignor Giuseppe Satriano, ha celebrato la Santa Messa in suffragio di tutti i Caduti, conclusasi con la lettura della preghiera per i caduti e della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa al Milite Ignoto.

«Grande silenzio ed emozione – ha detto il vescovo – quando si è dinanzi alle tombe dei propri figli. Nel giorno dell’unità nazionale viviamo un addolorato omaggio alle vittime della guerra, una inutile strage come la definì Benedetto XV il 1° agosto del 1917. Cento anni dopo la tumulazione del milite ignoto, rendiamo gli onori a questi figli, veri tralci di speranza recisi. In nome della patria hanno sacrificato la loro vita opponendosi con fierezza e valore alle inique conseguenze dei conflitti, che sempre calpestano la dignità dell’uomo. Il nostro rendere omaggio ai caduti oggi diventa un impegno ad un’azione di civiltà, di responsabilità verso ogni uomo della terra. Quella civiltà che spesso le nostre forze armate esportano come distintivo riconosciuto di umanità».

Al termine e a margine della cerimonia forte ed accorato il grido della Madre di un Caduto di Oggi: «Non dimenticate i nostri figli. L’unica cosa che chiedo è che nessuno li dimentichi, dovete starci vicino con il ricordo di questi ragazzi». Nicla Partipilo, la madre di Marco Partipilo, ufficiale pilota barese dell’aeronautica militare, morto con altri 7 militari del Soccorso Aereo di Brindisi precipitati sul suolo francese il 23 ottobre 2008, ha consegnato alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati una foto con i volti e i nomi degli otto «angeli del SAR».  «Marco era il più giovane dell’equipaggio, aveva quasi 29 anni – racconta la mamma – era pieno di vita, grande tifoso del Bari, e dava tutto di sé agli altri. Chiedo solo che non venga dimenticato».

L’intento di questa giornata è quello di ricordare tutti coloro che ieri ed oggi, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere; significa evocare il sentimento forte dell’unità nazionale e preservare la memoria storica perché le nuove generazioni sappiano sempre che i valori della libertà, della democrazia e della pace non possono mai essere messi in discussione.