Veneto – Precetto Pasquale Interforze nella Basilica del Santo, a Padova

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(19-03-2022) Un’accoglienza davvero calorosa quella che l’Ordinario Militare per l’Italia ha ricevuto a Padova, la mattina del 17 Marzo, nella Basilica di Sant’Antonio.

Pur nel rispetto delle normative anti-Covid, la grande chiesa patavina si è riempita di militari giunti da tutto il Veneto per celebrare, assieme all’Arcivescovo e a tutti i cappellani operanti in regione, il Precetto Pasquale Interforze.

Com’è noto, questo appuntamento coinvolge annualmente non solo Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, ma anche Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale e Croce Rossa. Dinanzi a tanta varietà di uniformi, Mons. Santo Marcianò ha voluto sottolineare come, pur nella specificità dei rispettivi ruoli, tutte operino per un unico fine, che è quello di custodire e difendere il bene comune: “Lo si è visto nel corso della pandemia che – ha detto l’Arcivescovo – ha visto il Veneto fra le regioni più colpite e, al tempo stesso, fra quelle che meglio hanno saputo affrontare quel subdolo avversario che era e ancora è il Covid”.

“Soprattutto nella fase acuta della pandemia ha detto Mons. Marcianò – abbiamo utilizzato spesso la parola guerra, perché quella che ci ha visti coesi a salvare vite umane è stata davvero una guerra. Ma mai avremmo potuto immaginare che, poco tempo dopo, quella stessa parola sarebbe risuonata sulle nostre labbra per descrivere ciò che ora, a tutti gli effetti, sta avvenendo in Ucraina”.

Durante l’omelia, riferendosi alla tragedia in corso soprattutto sotto il profilo umanitario, l’Arcivescovo ha richiamato la condanna pronunciata con parole ferme e inequivocabili da Papa Francesco, così come l’invocazione della pace “in nome di Dio” espressa con tutto il cuore e con tutta la forza da parte del Santo Padre. Poi, commentando il salmo proclamato poco prima nel corso della Liturgia della Parola, Mons. Marcianò ha sottolineato quanto siano vere le parole del salmista quando afferma che “il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina”.

L’Arcivescovo si è poi soffermato anche sul processo di preparazione al Sinodo che tutta la Chiesa sta ora vivendo nella sua fase diocesana e, al termine della celebrazione, ha invitato tutti i presenti a invocare lo Spirito Santo con le parole della bella preghiera sinodale che è stata distribuita non solo a ciascuno dei presenti in Basilica, ma anche in migliaia di copie in tutte le strutture militari italiane attraverso i cappellani.

Prima di invocare la benedizione di Dio sui presenti e sui loro cari, con particolare riferimento a quelli che sono nella sofferenza, Mons. Marcianò ha ricevuto parole di grande stima e affetto da parte del Generale di Corpo d’Armata Roberto Perretti, Comandante delle Forze Operative Nord, durante l’indirizzo di saluto che quest’ultimo ha desiderato rivolgere all’Arcivescovo, alle numerose autorità civili e militari convenute e a tutti i presenti.