Concluso in Seminario l’itinerario annuale di formazione del Giovane Clero

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

(30-03-2022) Con l’arrivo della primavera volge alla conclusione il programma annuale di formazione permanente del Giovane Clero che si è ritrovato alla Scuola Allievi Cappellani per la terza ed ultima due giorni di fraternità e formazione, il 24 e il 25 marzo scorso.

Il secondo incontro, lo ricordiamo, si era svolto sempre in Seminario, lo scorso mese di febbraio, in concomitanza con la Scuola di Preghiera per giovani militari e l’ammissione fra i candidati all’Ordine Sacro degli allievi cappellani Simone Nardiello e Raimondo La Valle; in quella occasione il relatore dom Ildebrando Scicolone, già preside del Pontificio Istituto Liturgico e docente di liturgia con esperienza decennale, aveva relazionato sulla teologia liturgica dei sacramenti.

In questa occasione, visto l’avvicinarsi della Settimana Santa l’approfondimento, tenuto sempre da padre Scicolone, ha riguardato il Triduo Pasquale come centro e culmine dell’anno liturgico. Il relatore, partendo dall’originario ritrovarsi settimanalmente dei cristiani per celebrare la Pasqua ha spiegato come fin dalla fine del primo secolo il solenne ricordo annuale della morte e risurrezione del Signore abbia ricoperto un posto eminente nella vita liturgica dei cristiani, soprattutto per coloro che concludevano il cammino di preparazione che culminava con il Battesimo nella Notte Santa; con l’andare del tempo poi, nella liturgia romana che con Pio V è stata estesa a tutta la Chiesa, si è codificato il triduo i cui riti sono stati riformati in tempi recenti da Pio XII nel 1955 e dalla riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II.

Scicolone nell’affrontare l’argomento si è poi soffermato sulle principali questioni pastorali riguardanti il triduo lasciando un congruo tempo ai cappellani militari presenti per esporre domande o curiosità, avviando anche un dibattito. L’arcivescovo nell’incontro iniziale del giovedì pomeriggio, preceduto dai primi vespri della solennità della Annunciazione, ha voluto comunicare ai suoi preti ed alla comunità del Seminario quanto sia fondamentale per la vita del presbitero la libertà del cuore ottenuta attraverso un cammino continuo di formazione umana e spirituale; tale libertà ed emancipazione può mettere al riparo il sacerdote da compensazioni di qualsiasi tipo.

Tappa fondamentale per vivere questa libertà interiore è la costruzione di una bella e sana comunione presbiterale, in questo caso vissuta anche agli incontri del giovane clero che divengono sempre più occasione propizia per approfondire conoscenze e rinsaldare le amicizie. Piccoli segni di una comunione che cresce sono, ad esempio, l’aver festeggiato insieme due compleanni e l’avere approfittato dell’ultimo incontro per iniziare a programmare la formazione del giovane clero per il prossimo anno pastorale magari scoprendo nuove modalità di incontro.

La comunità del Seminario ha gioiosamente accolto quelli che saranno i confratelli di domani, sentendosi protagonista per quanto riguarda l’organizzazione logistica e dei momenti di preghiera. Dopo la mattinata formativa del venerdì è stata concelebrata da tutti i cappellani l’Eucaristia solenne nel giorno della Annunciazione. Dopo il pranzo in fraternità in seminario il Giovane Clero assieme agli allievi cappellani ha raggiunto l’Arcivescovo in Santa Caterina a Magnanapoli per vivere assieme l’ora di adorazione per la pace e la preghiera di consacrazione dell’Ucraina e della Russia al Cuore Immacolato di Maria.

Christian Massaro