(15-04-2022) Ieri sera in Santa Caterina a Magnanapoli, Chiesa principale della diocesi castrense, l’Ordinario Militare per l’Italia Santo Marcianò ha presieduto la Messa in Coena Domini. Concelebranti il vicario generale mons. Sergio Siddi e i cappellani che svolgono il loro servizio presso la curia.
Sempre commovente la lavanda dei piedi. Tra i dodici, in prevalenza militari, anche personale civile e due suore.
Nell’omelia Marcianò ha parlato, tra l’altro, della “dimensione esistenziale dell’eucaristia”. “Il donarsi di Cristo per la salvezza dell’umanità – ha detto – è un donarsi di ciascuno di noi, di ciascun cristiano ai fratelli attraverso la carità”.
“Sono tre giorni – ha aggiunto riferendosi al triduo pasquale – in cui siamo chiamati ad entrare nel mistero di Cristo contemplandolo, prima di tutto, ma mettendoci in ascolto attento della sua Parola.
È in anticipo che Gesù istituisce il sacramento ed è in anticipo che Gesù fa vivere il mistero pasquale ai discepoli, tanto che essi fanno veramente fatica a comprendere”. Evidenzia poi, il presule, la contradditoria lontananza degli amici di Gesù, in pratica “è il rifiuto di Dio”.
“Ancora oggi questo rifiuto – ribadisce – è dentro il cuore dell’uomo. Dio è scomodo, viene scartato perché ci chiede di andare oltre il nostro egoismo, il nostro primeggiare; è scandaloso il dono dell’amore perché chiede a ognuno di noi di farci servi dei servi”.
Stasera Marcianò presiederà, sempre in Santa Caterina, la celebrazione della Passione del Signore e domani la Veglia pasquale.