Perdonanza delle Forze Armate e dell’Ordine

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(02-09-2022) Quest’anno la 728ª “Perdonanza Celestiniana” è stata arricchita dalla presenza di Papa Francesco, che ha aperto la “Porta Santa”, dopo la Celebrazione della S. Messa e dell’Angelus di Domenica 28.08, evento di portata storica e di grande suggestione emotiva per i fedeli presenti.

Le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, come ogni anno, hanno potuto vivere, il 29 agosto in S. Maria di Collemaggio a L’Aquila, con intensità l’evento religioso della Perdonanza nella S. Messa presieduta da sua Ecc.za Mons. Orlando Antonini ex Nunzio Apostolico, concelebrata dai Cappellani Militari della XI Zona Pastorale Abruzzo Molise, e alla presenza delle massime autorità civili e militari.

Il Decano dei Cappellani Militari don Claudio Recchiuti, che ha portato i saluti del Vescovo Ordinario Militare Mons. Santo Marcianò, nell’introduzione alla Celebrazione, dopo aver ringraziato Mons. Antonini per la sua disponibilità e l’affetto per la comunità Militare, ha ricordato l’impegno profuso dai Cappellani Militari nella vicinanza ai disagi, alle ansie, alle preoccupazioni e alle gioie di tutto il personale del Comparto Sicurezza e dei loro familiari. Le situazioni vissute nel quotidiano sono le più disparate, quelle positive e gioiose ma anche piuttosto delicate e difficili che richiedono carità pastorale e fermezza. Citando, poi, il Card. Petrocchi nell’apertura della Porta Santa dello scorso anno, ha ricordato che attraverso l’ascolto fattivo della Parola del Signore Gesù, tutti insieme “…siamo impegnati a costruire – nel quotidiano – la città di Dio, cioè la Chiesa-comunione, ma anche la città dell’uomo”, senza paura, pronti al dono di sé, perché Dio è con noi, nostra roccia e nostra speranza.

La celebrazione ha visto, inoltre, la partecipazione degli Allievi del Coro della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, che si sono dimostrati molto preparati e capaci, riuscendo a creare un clima liturgico di grande spessore emotivo e di intensa spiritualità, insieme alle altre rappresentanze delle forze Armate e delle forze dell’Ordine per il servizio all’altare, e la proclamazione della Parola di Dio, hanno reso la Liturgia un momento particolarmente toccante e coinvolgente.

Il Vescovo Molinari, durante l’omelia, ampia e articolata, dopo aver ricordato gli eventi storici del 1294, quando Celestino V istituì la Perdonanza, ha poi menzionato il suo servizio di Nunzio Apostolico, Rappresentante del Papa, in vari paesi del mondo, dove ha potuto constatare concretamente l’opera dei militari. Si è così associato alle parole elogiative che da più parti hanno riconosciuto il valore del lavoro svolto sul campo, in teatri operativi esteri e in patria, ricordando per prime, quelle di san Giovanni Paolo II, che nel Giubileo dei Militari e delle Forze di Polizia del 2000 scriveva: Chi meglio di voi può rendere testimonianza circa la violenza e le forze disgregatrici del male presenti nel mondo? Voi lottate ogni giorno contro di esse: siete infatti chiamati a difendere i deboli, a tutelare gli onesti, a favorire la pacifica convivenza dei popoli. A ciascuno di voi si addice il ruolo di sentinella, che guarda lontano per scongiurare il pericolo e promuovere dappertutto la giustizia e la pace… La vostra quotidiana esperienza vi porta ad affrontare situazioni difficili e talvolta drammatiche che pongono a repentaglio le sicurezze umana… Espletando il vostro difficile dovere, non di rado vi trovate esposti a pericoli e a gravosi sacrifici … Vorrei qui rendere omaggio a tanti vostri amici che hanno pagato con la vita la fedeltà alla loro missione. Dimenticando se stessi, sprezzanti del pericolo, hanno reso alla comunità un’impagabile servizio ed oggi, nel corso della celebrazione eucaristica, li affidiamo al Signore con gratitudine e ammirazione”. Inoltre ha voluto citare le parole di Benedetto XVI al Convegno Internazionale degli Ordinari Militari del 2011: “Penso in particolare all’esercizio della carità del soldato che soccorre le vittime dei terremoti e delle alluvioni, come pure i profughi, mettendo a disposizione dei più deboli il proprio coraggio e la propria competenza. Penso all’esercizio della carità nel soldato impegnato a disinnescare mine, con personale rischio e pericolo, nelle zone che sono state teatro di guerra, come pure al soldato che, nell’ambito delle missioni di pace, pattuglia città e territori finché i fratelli non si uccidano fra di loro”. Per concludere il Vescovo Orlando cita anche Papa Francesco che alla Brigata “Granatieri di Sardegna” l’11 giugno scorso dice: “Cari amici! Saluto gli Ufficiali e tutti voi, uomini e donne dell’Esercito che vigilate su zone e obiettivi sensibili: siti istituzionali e diplomatici, aeroporti, stazioni ferroviarie e della metropolitana, luoghi d’arte, di culto e d’interesse religioso. In questo modo garantite una quotidiana presenza sul territorio, che favorisce nella popolazione un senso di tranquillità. Si tratta di un’attività che richiede disponibilità, pazienza, spirito di sacrificio e senso del dovere. … Ciò vi impegna ogni giorno a corrispondere alla fiducia e alla stima che la gente ripone in voi. Pertanto vi incoraggio ad essere, sia nell’ambito lavorativo, che nella vita personale e sociale, promotori di solidarietà, aiutando la gente ad essere buoni cittadini…. Nell’ambito della vostra missione, vi accompagni sempre la consapevolezza che ogni persona è amata da Dio, è una creatura e come tale merita rispetto.”

Infine il presule Mons. Molinari ha invitato i fedeli presenti a vivere l’Indulgenza Plenaria in piena consapevolezza e coscienza e ha esortato i militari, sull’esempio di Cristo, a dare la vita per la Verità, il bene, la pace e l’Ordine Pubblico.

don Luca Giuliani