(01-03-2025) Nelle scuole militari si vive la giornata del giuramento certamente come una tappa significativa, che conclude il periodo di formazione, ma anche come una vera ed emozionante festa che coinvolge non solo gli allievi, ma anche i parenti, i comandanti e tutti gli invitati.
Non si è però abituati a vivere il giuramento di un cappellano, occasione più rara, ma soprattutto più intima e riservata. Per questo il giuramento di Padre Marius Minut, solo da qualche mese cappellano militare della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias – SI, è stato un evento particolare.
Il Comandante, Col. Giulio Duranti, infatti, ha voluto far vivere questo “passaggio”, non come un episodio limitato dentro le mura di un ufficio, ma dando un’enfasi e un’importanza degna di un momento significativo; ha così invitato, lunedì 24 febbraio u.s., presso la Caserma Trieste, il Comandante della Legione Carabinieri, Gen. Stefano Iasson, i Comandanti Provinciali di Sassari e di Oristano, dei Cacciatori di Sardegna e del Gruppo Elicotteri di Olbia, insieme a tutti gli ufficiali della Scuola, tutti primi referenti della pastorale affidata al nuovo cappellano. Erano presenti anche il Decano, Don Gianmario e Padre Mariano Asunis, “storico” cappellano dei Carabinieri, oggi sacerdote collaboratore ad uso esclusivo.
Nella sala ufficiali, davanti alla Bandiera, Padre Marius ha fatto il suo giuramento. Il Col. Duranti ha riaffermato tutta la stima non solo personale, ma anche istituzionale verso il ruolo del Cappellano soprattutto in una scuola di formazione. Padre Marius, nel ringraziare tutti i presenti, ha sottolineato, con il suo linguaggio didascalico e metafisico, ricco di citazioni filosofiche, l’ammirazione verso il mondo militare: “Nei Vangeli, Gesù non ha mai giudicato un militare; anzi, sulla croce è stato riconosciuto Figlio di Dio da un centurione romano”. Ma è stato soprattutto il ricordo dell’ammonimento di suo padre a dare lo spunto per un regalo ai presenti: “Mio padre – ha ricordato il cappellano – mi raccomandava tre cose: stare in pace con tutti, viaggiare per aprire la mente e avere sempre un libro a portata di mano”. Così Padre Marius ha dato a tutti Il cammino dell’uomo, di Martin Buber, un testo che parla al cuore di ogni uomo, di ogni tempo e in ogni situazione, invitandolo a superare non solo i confini di un territorio, ma i propri limiti e le proprie fragilità, per ritrovarsi nella piena umanità abitata da Dio.
La cerimonia si è poi conclusa con un ricco buffet, offerto dalla calotta.