Chiesa Principale dell’Ordinariato Militare in Italia
Largo Magnanapoli 00184 – ROMA
Telefoni: 06 6 795 100/209 – 06 6 798 963 – 06 6 790 032
La Chiesa appartiene al soppresso monastero di Santa Caterina da Siena che, verso la fine del sec. XVI, si estendeva su tutta la vasta area di Magnanapoli.
Questo sacro edificio fu iniziato il 1° marzo 1628; nel 1631 era compiuto il presbiterio con le due cappelle laterali. I lavori, interrotti per alcuni anni, furono ripresi nel 1638 ed il 23 settembre 1640 la Chiesa poté essere consacrata dal Cardinale Alessandro Cesarini.
Il disegno della Chiesa, compresa la facciata, è di Giovanni Battista Soria; Francesco De Rossi modellò le grandi statue di San Domenico e di Santa Caterina, nei nicchioni del portico.
L’interno barocco è ammirevole per la purezza ed armonia delle linee, la ricchezza e rarità dei marmi.
L’altare maggiore, ornato di quattro colonne di marmo, bianco e nero, è disegno di Melchiorre Caffà, maltese, che vi scolpì il alto-rilievo, la gloria di Santa Caterina, di bellissimo effetto. Di Pietro Bracci sono i due alto-rilievi laterali che rappresentano Santa Rosa da Lima e Santa Agnese da Montepulciano ambedue Domenicane.
Il tabernacolo, pregevolissimo lavoro del sec. XVII, è ricco di marmi rari, di lapislazzuli, di ornamenti in bronzo; sullo sportello in bel rilievo, la Risurrezione di Gesù.
Nella volta, la gloria di Santa Caterina, dipinto di Luigi Garzi.
Notevoli le pale degli Altari laterali.
Il disegno della Chiesa, compresa la facciata, è di Giovanni Battista Soria; Francesco De Rossi modellò le grandi statue di San Domenico e di Santa Caterina, nei nicchioni del portico.
L’interno barocco è ammirevole per la purezza ed armonia delle linee, la ricchezza e rarità dei marmi.
L’altare maggiore, ornato di quattro colonne di marmo, bianco e nero, è disegno di Melchiorre Caffà, maltese, che vi scolpì il alto-rilievo, la gloria di Santa Caterina, di bellissimo effetto. Di Pietro Bracci sono i due alto-rilievi laterali che rappresentano Santa Rosa da Lima e Santa Agnese da Montepulciano ambedue Domenicane.
Il tabernacolo, pregevolissimo lavoro del sec. XVII, è ricco di marmi rari, di lapislazzuli, di ornamenti in bronzo; sullo sportello in bel rilievo, la Risurrezione di Gesù.
Nella volta, la gloria di Santa Caterina, dipinto di Luigi Garzi.
Notevoli le pale degli Altari laterali.