(27-03-2025) Nel cammino verso la Pasqua, tempo di rinascita e di speranza, la comunità civile e militare di Modena, lunedì scorso, si è riunita con grande partecipazione nella suggestiva Chiesa di San Domenico per il tradizionale Precetto Pasquale. A presiedere la solenne celebrazione, l’Ordinario Militare per l’Italia, Monsignor Santo Marcianò, concelebranti il Cappellano dell’Accademia, don Marco Falcone, e i cappellani militari dell’Emilia-Romagna.
L’evento, che ha visto la presenza di numerose autorità istituzionali, ha rappresentato un forte segno di unità e coesione tra le Forze Armate e la comunità civile. Quest’anno, la celebrazione ha avuto anche un significato speciale per alcuni cambiamenti all’interno della famiglia pastorale militare: con spirito di accoglienza e fraternità, è stato dato ufficialmente il benvenuto a don Luca Giuliani, nuovo cappellano dei Carabinieri, e a don Marco Giordano, nuovo cappellano della Guardia di Finanza. Allo stesso tempo, con profonda gratitudine e affetto, è stato rivolto un saluto riconoscente a don Pietro Campominosi, cappellano della realtà militare di Piacenza, a don Giuseppe Grigolon, cappellano dei Carabinieri, e a don Daniele Benecchi, cappellano della Guardia di Finanza, che concludono il loro servizio in questa terra.
Nella sua omelia, Monsignor Marcianò ha guidato la comunità nella meditazione della Parola di Dio, ispirandosi al brano del Secondo Libro dei Re, che narra la guarigione del lebbroso Naamàn, e al passo del Vangelo di Luca, che racconta il rifiuto di Gesù da parte dei suoi concittadini. Il pastore ha voluto sottolineare come la chiamata del militare sia “un servizio che va oltre la difesa della patria: è testimonianza viva di valori profondi, è dono di sé per il bene comune, è vocazione a essere luce nel mondo”.
Il Generale di Divisione Davide Scalabrin, Comandante dell’Accademia Militare, ha espresso il suo ringraziamento a Monsignor Marcianò, ricordando come “la figura del militare non si esaurisce nella competenza tecnica, ma si compie pienamente nella sua umanità. Come ci insegna il Beato Carlo Gnocchi, il vero servizio si realizza nel dono sincero di sé agli altri”.
A dare voce alla preghiera e a rendere ancora più solenne l’atmosfera, il coro dell’Accademia Militare di Modena ha accompagnato la celebrazione con canti sacri, elevando l’anima dei presenti e ricordando che la musica è un ponte tra la terra e il cielo, tra il cuore dell’uomo e Dio.
La celebrazione si è conclusa con la benedizione finale di Monsignor Marcianò, che ha affidato alla protezione di Dio Padre tutti i militari e le istituzioni presenti, invocando per ciascuno la grazia di vivere con cuore rinnovato la Pasqua ormai vicina. Nel silenzio raccolto della chiesa, si è percepita la bellezza della fede che unisce, della speranza che illumina e dell’amore che rende ogni servizio un’offerta preziosa a Dio e ai fratelli.