A margine della Seconda Assemblea Sinodale

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(07-04-2025) “Perché la gioia sia piena”. La gioia “è dono di Dio, non è una facile allegria, non nasce da comode soluzioni ai problemi, non evita la croce, ma sgorga dalla certezza che il Signore non ci lascia mai soli”. La gioia cristiana non è mai esclusiva, ma sempre inclusiva, è per tutti. Lasciatevi guidare dall’armonia creativa che é generata dallo Spirito Santo”.

Le parole del Santo Padre aprono i lavori della seconda assemblea sinodale che si è svolta presso l’Aula Paolo VI in Vaticano dal 31 marzo al 3 aprile u.s., e incoraggiano tutti i delegati partecipanti ad andare avanti con gioia e sapienza. Giornate intense ricche di momenti di preghiera e di franco e leale confronto. Giorni davvero “spirituali” nel dialogo libero ma volto a trovare punti di incontro su cui convergere in pieno stile sinodale. Un confronto che, pur nella libera espressione del proprio pensiero, ha mirato al superiore intento di condividere soluzioni serie e concrete per rispondere alle richieste di approfondimento delle Preposizioni. Un percorso di libera discussione e sano confronto che in pieno spirito di collaborazione ha permesso di raggiungere un consenso ampio tra i partecipanti nella necessità che alcuni fondamentali temi dovessero essere precisati, approfonditi o ripensati per rispondere alla realtà.

I delegati, chiamati alla corresponsabilità nella Chiesa, hanno risposto con responsabilità, serietà e sentito spirito di partecipazione “ciascuno con il proprio bagaglio di fede, speranza e carità”. Si è respirato il soffio dello Spirito che ha pervaso il clima vivace, dinamico, propositivo, non lasciando spazio a divisioni critiche ma a critiche costruttive; non ha deluso ma ha arricchito e rinnovato la gioia di condividere il cammino in comunione e fraternità.

Una “Palestra di Sinodalità” da mantenere per il futuro. “I gruppi hanno lavorato molto bene intensamente e creativamente, dice Monsignor Castellucci, ritrovando nel testo anche ricchezze che non emergevano ad una prima lettura e hanno integrato e corretto il testo che tuttavia non si presenta ancora maturo”. “La Chiesa non è composta da guide che ignorano il sentire del popolo di Dio ma da guide chiamate a discernere la presenza e l’azione dello Spirito nel popolo di Dio del quale fanno parte”. Così è stata avanzata una mozione per proseguire il cammino sinodale alla ricerca di un testo “piú ricco e profondo” da poter votare in una terza assemblea sinodale, un testo finale rappresentativo di una Chiesa piú sinodale e missionaria. Una Chiesa, come ricordato dal Cardinale Zuppi, aperta alle voci della realtà che dà importanza all’ascolto e al dialogo. Il cammino sinodale della Chiesa Italiana è insieme, si caratterizza per il suo metodo che predilige e valorizza l’ascolto, il confronto e la ricerca del consenso. “Servi gli uni gli altri, relativizzandoci gli uni agli altri, costruendo relazioni affettive dove al centro c’è il Signore. “Un cammino che non vuole creare divisioni ma costruire una comunità più unita e missionaria”.

Il cammino della Chiesa non è un itinerario già predefinito, ma andare dietro a Gesú, questo ci fa incontrare l’umanità in cammino secondo lo Spirito, e non un Parlamento in cui reclamare diritti e bisogni, secondo l’agenda del mondo.

Non è l’occasione per andare dove porta il vento, ma l’opportunità per essere docili al soffio dello Spirito”. Il cammino prevede inciampi, soste e deviazioni, ma procede verso la meta. Dunque si va verso un testo piú maturo che permetterà scelte ancora più profetiche che riguardano il futuro con la consapevolezza che non esiste il ”testo perfetto”.

Un grande dono poter partecipare e condividere queste straordinarie giornate di preghiera, di pellegrinaggio Giubilare, di vivace dialogo e di profonda comunione. Un’esperienza decisamente unica. I Delegati delle Diocesi Italiane hanno fatto sentire le loro voci, le loro istanze ponderate e presentate con convinzione, fermezza e garbo fino a convincere a riflettere piú a fondo sui contenuti maggiormente pregnanti, lasciandosi coraggiosamente trasportare dallo Spirito in una Chiesa aperta e volta ad interpretare le trasformazioni richieste da ogni tempo.

Ringraziamo affettuosamente il nostro Vescovo per aver voluto invitare il P.A.S.F.A. a condividere il cammino sinodale e a partecipare quale componente laica nella delegazione dell’Ordinariato Militare per l’Italia alle Assemblee sinodali.

Mariagiovanna Iommi