Il Giubileo dei militari del Molise

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(08-04-2025) Un’assolata giornata primaverile ha accolto ieri mattina, nella Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso, le Forze Armate e di Polizia e del Comparto Sicurezza del Molise per il loro Giubileo e la Santa Messa di preparazione alla Pasqua. La cerimonia giubilare, in una chiesa gremita di tutte le realtà presenti sul territorio, è stata presieduta da Mons. Biagio Colaianni (Metropolita di Campobasso-Boiano), concelebrata da Mons. Camillo Cibotti (Vescovo di Isernia-Venafro e di Trivento), da Mons. Claudio Palumbo (Vescovo di Termoli-Larino) e da diversi sacerdoti provenienti dalle varie diocesi. È stata per tutti noi una grande gioia poter condividere questa importante tappa: celebrare la liturgia di preparazione alla Santa Pasqua e la giornata giubilare.

Questa tappa ci vede allertati dalla situazione internazionale che ci chiede impegno diplomatico su tanti fronti per la promozione della pace, impegno nella formazione delle coscienze, impegno dall’impetrare da Dio il dono della pace e ancor più pronta disponibilità nella gestione degli sviluppi. Vogliamo ricordare come proprio da questa Zona Pastorale, precisamente dalla terra aquilana, nel 1451 un credibile testimone della fede, un grande negoziatore della pace, un influente diplomatico partì alla volta dell’Europa del nord prima e poi solcando il Danubio verso l’Ungheria e verso Belgrado. Colui poi che per volontà degli Ordinari Militari di tutto il mondo, guidati dalla ferrea volontà di San Giovanni Paolo II divenne, nel 1984, patrono dei Cappellani Militari di tutto il mondo: San Giovanni da Capestrano. Confortati dall’esempio del nostro patrono abbiamo affidato a Dio la nostra vita, “non tanto cercando di capire cosa poter fare ma cosa Lui può fare attraverso di noi”, e ne siamo certi che il decalogo che San Giovanni ha dato ai suoi frati e ai crociati durante la Battaglia di Belgrado sia oggi più attuale che mai:

  1. amore di Patria;
  2. predicare il coraggio e la resistenza;
  3. non prendere le armi contro il nemico per offendere ma solo per difendere;
  4. curare i feriti;
  5. salvare le anime;
  6. seppellire i morti;
  7. calmare e comporre le discordie;
  8. spirito di preghiera;
  9. accettare ogni sacrificio per la giusta causa;
  10. attuare le Opere di Misericordia spirituale e corporale.

Programma complesso ma che sicuramente darà i suoi frutti. Abbiamo rinnovato la nostra fede in Dio, certi che invocando il santissimo nome di Gesù ogni ginocchio si piegherà nei cieli, sulla terra e sotto terra.

Non è mancato il ricordo dell’anno centenario della fondazione canonica dell’Ordinariato Militare per l’Italia, ben consapevoli che la nostra presenza, quali Cappellani Militari, tra le persone in armi è ben precedente al 6 marzo 1925, anzi ci riporta proprio ai tempi di fra Giovanni da Capestrano, quando il Papa, l’Imperatore, i re e i principi del tempo, con la propria autorevolezza e autorità insieme a timori ed immancabili defezioni, si presero cura dell’Europa, come entità geografica, della cultura occidentale, quale ricchezza per la promozione dell’umanità e del creato, della fede cristiana.