(16-04-2025) Sabato 12 aprile 2025, un gruppo di famiglie delle Fiamme Gialle, accompagnato dal Cappellano Militare del Comando Regionale don Valter Cabula, ha vissuto un significativo momento spirituale e culturale in preparazione alla Pasqua.
La mattinata è iniziata con un intenso momento di preghiera e meditazione, focalizzato sulle sofferenze di Gesù, ispirato dalla toccante storia della giovane martire, la Beata Antonia Mesina (Orgosolo, 21 giugno 1919 – 17 maggio 1935).
Antonia è conosciuta come la “martire della purezza” per aver coraggiosamente resistito a un tentativo di abuso mentre raccoglieva legna nel bosco.
Il parroco del paese, don Salvatore Goddi, ha narrato la sua storia, coinvolgendo tutti in una profonda riflessione su come eventi, seppur lontani nel tempo, possano ancora suscitare sgomento e tristezza. Antonia ha lottato con tutte le sue forze per difendersi, subendo settantaquattro colpi di pietra, non avendo ancora compiuto sedici anni. Attiva nell’Azione Cattolica del paese, partecipava quotidianamente alla messa e viveva la sua giovinezza insieme alle coetanee. Con grande maturità, si dedicava alle faccende domestiche, dalla pulizia della casa alla preparazione del pane, dalla cura dei fratellini più piccoli allo studio e alla raccolta della legna, affrontando le sfide della vita fin da giovane.
I partecipanti, in silenzio e profondamente coinvolti, seguivano attentamente il racconto del sacerdote, con lo sguardo fisso verso i vetri che custodiscono il corpo della giovane, visibile a tutti avvolta nel suo costume tradizionale del luogo.
Un momento particolarmente significativo è stata la visita alla casa natale di Antonia, semplice e sobria, ricca di oggetti che raccontano la vita del tempo e la sua presenza.
La mattinata si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa sull’urna della Beata Antonia Mesina, presieduta dal cappellano militare don Valter. Durante la celebrazione, ha richiamato il significato della giornata, sottolineando come la vita di una martire possa guidare i credenti nella settimana Santa, conducendoli verso la gioia della Pasqua e la risurrezione di Gesù.
Dopo un pranzo condiviso, nel pomeriggio, il gruppo ha avuto l’opportunità di esplorare le strade del paese, ammirando i bellissimi murales che adornano le abitazioni, opere d’arte che richiamano il passato e il presente. L’ultimo momento è stato dedicato a un tuffo nel passato, visitando la “Casa del Pane”, un’abitazione arredata con antichi strumenti, dove il forno a legna è ancora in uso. Le piccole stanze raccontano la semplicità della vita di un tempo. I partecipanti hanno potuto vedere un filmato che documentava la vita passata, con spiegazioni anche in dialetto locale, rendendosi conto di quanto sia cambiato il modo di vivere e delle comodità che oggi abbiamo a disposizione. L’assaggio del pane preparato al mattino, “su pane carasau”, è stato molto apprezzato da tutti.
Infine, è importante sottolineare il legame tra la Cappella del Comando Regionale “N.S. di Fatima e San Matteo” e la Beata Antonia Mesina: quando fu consacrata al culto, una sua reliquia fu deposta sull’altare.