(08-05-2025) Nella cornice della suggestiva Basilica Mariana “Santa Maria de Finibus Terrae”, nella Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, si è celebrato Lunedì 28 Aprile u.s. il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza di Sicurezza, che ha visto la numerosa partecipazione di appartenenti a vari Corpi dello Stato, familiari dei Caduti e dei Feriti ed Associazioni combattentistiche ed Arma.
Il Giubileo offre a tutti l’opportunità di guardare al futuro con speranza e determinazione. E’ tempo di riflessione, occasione per riscoprire i valori che ci uniscono come comunità militare. Lo stesso Papa Francesco ci ha aiutato a comprendere la profondità di una ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza. Speranza alimentata ogni giorno dalle Forze Armate che contribuiscono alla pace attraverso la presenza, l’ascolto e il supporto a chi è più vulnerabile. La Famiglia militare si unisce in una preghiera di speranza per un futuro di pace. Questo è in fondo il senso del nostro impegno, non solo difendere, ma costruire la convivenza tra i popoli e il dono della pace.
All’ evento voluto da S.E.R. Mons. Vito ANGIULI, Vescovo della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, sono intervenuti con la loro presenza e partecipazione numerosi cappellani militari, il Prefetto di Lecce unitamente a numerose autorità civili e militari. La liturgia è stata animata e arricchita dal Coro della Scuola Allievi Finanzieri di Bari e dal servizio liturgico interforze.
Nell’omelia il Vescovo Vito Angiuli si è soffermato sul significato del pellegrinaggio giubilare presso la Basilica di Leuca «santuario mariano molto caro ai salentini situato alla punta estrema della penisola salentina, protesa come ponte fra l’Occidente e l’Oriente. Il valore di questo titolo mariano “De Finibus Terrae” si riferisce alla collocazione del santuario sul promontorio leucano, un posto suggestivo per la bellezza e per il suo valore strategico, che non significa soltanto la fine, il limite, ma anche il punto di arrivo, la meta del cammino. La casa di Maria è il luogo della sosta e dell’incontro con il Signore per intavolare con lui un dialogo e una relazione di amore. E’ il Giubileo della speranza, speranza che è insita nella stessa natura dell’uomo. Varcare la porta significa entrare nella dimensione più profonda di noi stessi per cercare Dio il quale, secondo Sant’Agostino è più intimo di quanto non lo sia io a me stesso ed è molto al di là della mia persona. Per questo, sempre Sant’Agostino esorta: “Non andare fuori, rientra in te stesso, nell’interiorità dell’uomo abita la verità. E se scoprirai mutevole la sua natura, trascendi anche te stesso. Tendi là dove si accende la stessa luce della ragione”. Non si tratta di un’azione introspettiva, ma di un movimento riflessivo, superando l’illusione del mondo esterno e trovando la connessione con Dio, fonte ultima della verità e della felicità. Maria, diviene così il FARO di Luce, della Pace, sul mare della Vita, Maria è la regina della Pace…. Sostenuti ed accompagnati dalla Vergine Maria possiate essere anche voi, portatori di speranza e di pace: nel vostro cuore, nelle vostre famiglie, nelle città, nel mondo intero: Questi beni comuni diventino aspirazione universale, esigenza e patrimonio di tutti. Doni che scendono dall’alto e si diffondono su tutta la terra». (Don Paolo Solidoro)