I ragazzi della Sezione Giovanile Fiamme Gialle portano la croce olimpica e paralimpica nella sede di Athletica Vaticana

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(27-06-2025) Nell’ambito della collaborazione sportiva, sociale e inclusiva tra Fiamme Gialle e Athletica Vaticana e dopo aver partecipato alla Via Crucis del Giubileo dello Sport lo scorso 14 giugno, oggi, (ndr ci si riferisce a mercoledì scorso) una delegazione della Sezione Giovanile “G. Simoni” ha portato la croce olimpica e paralimpica degli sportivi nella sede operativa di Athletica Vaticana – la “casa vaticana dello sport” – a palazzo San Calisto nella zona extraterritoriale della Santa Sede, nel cuore di Trastevere, in attesa dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina.

Per l’occasione i giovani atleti delle Fiamme Gialle, Rosa Giglio, Gloria Vuolo e Lorenzo Settanni, sono stati guidati dalla campionessa gialloverde Alessia Trost.

Athletica Vaticana, a sua volta, consegnerà prossimamente la croce alle diocesi nel cui territorio si svolgeranno i Giochi Olimpici e paralimpici invernali ed estivi: Milano-Cortina 2026 e Los Angeles 2028 i primi appuntamenti. Nello stile delle Giornate mondiali della gioventù.

Un gesto che è anche una proposta di pace, La croce continuerà, così, a essere riferimento concreto per sostenere speranze e paure, attese e delusioni, vittorie e sconfitte di tutti coloro che, a vario titolo, vivono lo sport anche come esperienza di fede cristiana con la preghiera.

LA STORIA DELLA CROCE OLIMPICA E PARALIMPICA DEGLI SPORTIVI

A realizzare la croce olimpica e paralimpica degli sportivi è stato l’artista Jon Cornwall per la comunità cattolica di Londra — in occasione dell’edizione dei Giochi nel 2012 — con 12 pezzi di legno provenienti da diverse zone del mondo: Terra Santa, Cina, Russia, Africa del nord e Africa del sud, Giamaica, America del nord, Argentina, Brasile, India, Australia e Inghilterra (dove è stata realizzata). I legni diventano 15 considerando anche il “podio” che sorregge la croce: sui tre gradini non sono indicati il primo, il secondo e il terzo posto, ma “medaglie” che si chiamano “fede”, “speranza”, “amore”.

Da Londra, in uno stile di spontaneità, la croce è arrivata all’arcidiocesi di Rio de Janeiro per le Olimpiadi e Paralimpiadi 2016. A Tokyo, tra il 2020 e il 2021, la pandemia ha impedito di organizzare iniziative. E così la croce ha trovato una straordinaria collocazione a Parigi — per l’edizione dei Giochi 2024 — nella cappella degli sportivi nella chiesa della Maddalena.

Dal sito della Guardia di Finanza