(11-07-2025) Il 5 luglio alle 9:00 del mattino a Verona l’Ordinario Militare, S.E.R. Mons. Gian Franco Saba, ha conferito il sacramento della Confermazione a quasi 100 allievi dell’85° Reggimento Addestramento Volontari. Nove di loro hanno anche ricevuto la Prima Comunione. Un grande momento di Grazia – ha commentato il Cappellano Militare Don Raimondo La Valle, che ha preparato i giovani militari ai sacramenti -, dove il sì dei ragazzi significa una reale e tutt’altro che inconcreta epifania dello Spirito Santo. Nell’antica Basilica di san Zeno, che conta 16 secoli di storia, l’Ordinario Militare ha pronunziato parole di grande esortazione ai militari cresimandi. Ha ricordato a tutti il valore di una fede viva prendendo spunto dal Vangelo del giorno e sottolineando come il vino nuovo, cioè l’amore di Cristo, può entrare nell’otre del nostro cuore e far diventare la nostra vita un’autentica meraviglia. Dove c’è Gesù c’è festa, – ha continuato L’ Ordinario – dove c’è Gesù si prepara una nuova umanità! E quel vino del Vangelo rimanda all’ebrezza dello Spirito, il quale rende gli uomini nuovi.
Presenti il Generale Massimo Scala, Comandante delle forze operative terrestri, il Colonnello Nicola Castello, Comandante dell’85° R.A.V. di Verona, cui va il merito di aver supportato con altissima professionalità ed illuminata umanità Don Raimondo La Valle nel suo ministero, fin dal suo arrivo a Verona. Il P.A.S.F.A. di Verona, che ha regalato ad ogni militare un rosario benedetto, e la C. R. I.
A fine celebrazione l’Ordinario Militare ha desiderato raccogliersi in preghiera dinanzi alle spoglie mortali di San Zeno, Vescovo e Patrono di Verona.
Genitori, amici e parenti si sono stretti in un abbraccio di commozione intorno ai ragazzi da poco cresimati.
Su 472 allievi presenti al R.A.V. ben 100 hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione. Un motivo di grande gioia, certo, ma anche di seria preoccupazione: questi numeri sono una spia della crescente scristianizzazione dell’Occidente.
Occorre rimboccarsi le maniche e piegare le ginocchia, nella ferma certezza che “nisi Dominus aedificaverit domum, in vanum laboraverunt, qui aedificant eam” (Sal.127,1). Occorre dunque confidenza piena in Cristo Signore. Allora lo Spirito riprenderà a soffiare ed i nostri cuori – come ha ricordato Sua Eccellenza – saranno otri assetati di Dio, conosceranno la misura traboccante che Cristo dona a coloro che hanno saputo accoglierlo realmente nella loro vita.








