“La bellezza del sacerdozio è un dono per cui ringraziare”

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(31-03-2021) “Ogni compimento parte da una memoria, radice preziosa che mai dovrebbe andare smarrita. Il nostro sacerdozio non deve smettere di aggrapparsi a questa radice, di credere nella sua robustezza, nella sua potenzialità di aiutare l’albero a non inaridirsi, a non intristire, se rimane distesa verso i corsi d’acqua e si abbevera alla sorgente della Parola di Dio. Rinnovare le promesse del sacerdozio significa essere disposti a lasciarsi rinnovare dal ricordo di una Parola, Presenza che irrora la nostra terra, altrimenti destinata alla tristezza del non senso e alla sgretolante mondanità”.

Così l’Arcivescovo in un passaggio della pregnante omelia pronunciata stamane nel corso della Messa Crismale in Santa Caterina, il cui testo si alliga in appresso.