Protocollo d’Intesa Vaticano-Difesa – Lo Sport come percorso educativo

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Nel pomeriggio di mercoledì, 29 ottobre 2014, le delegazioni del Pontificio Consiglio della Cultura e del Ministero della Difesa Italiano si sono incontrate all’Ambasciata Italiana presso la Santa Sede per firmare un protocollo d’intesa volto a promuovere la diffusione di valori etici ed educativi attraverso l’attività sportiva.

L’accordo prevede la condivisione di percorsi culturali volti a valorizzare lo sport come bene educativo, la realizzazione di iniziative congiunte finalizzate a preservare i valori fondanti dello sport, la diffusione di questi attraverso la pratica sportiva affinché aiutino lo sviluppo di una vita in società sana e corretta e la promozione dell’inclusione sociale di giovani, disagiati e diversamente abili. A guida dei due gruppi, Sua Eminenza Gianfranco Cardinal Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e l’On. Roberta Pinotti, Ministro della Difesa. Fra le altre autorità presenti, all’incontro bilaterale hanno preso parte anche, nella delegazione Vaticana, Mons. Melchor Sánchez de Toca y Alameda, Sottosegretario del Pontificio Consiglio con Delega allo Sport e Mons. Mario Lusek, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero della Conferenza Episcopale Italiana e Edio Costantini, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport e, nella delegazione italiana, l’On. Angelino Alfano, Ministro dell’Interno e l’Ammiraglio Luigi Binelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, e  Sua Eccellenza Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia. “L’attività ludico-motoria e la pratica sportiva – si legge nel testo dell’accordo – sono aree di grande valore formativo ed educativo perché permettono più facilmente alla persona di imparare ad agire in modo collegato e connesso con gli altri, di sperimentare i propri limiti, le frustrazioni e le sconfitte come eventi inevitabili”. Tra gli impegni assunti dal Card. Ravasi figurano: la promozione di un programma di azione culturale e di confronto nell’ambito dello sport sul modello della “Scuola di Pensiero: Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto”, già avviata nel 2011; l’avvio di percorsi di formazione comuni per allenatori ed educatori sportivi, atti ad integrare la dimensione tecnico-sportiva degli atleti con contenuti e riflessioni di tipo antropologico, etico e spirituale; la messa a disposizione delle proprie risorse in termini di relatori, docenti ed esperti che possano intervenire nei Forum dello sport militare.