La Chiesa Ordinariato militare desidera vivere la stessa maternità di Maria in una famiglia per comprendere ed amare Dio come Lei

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(16-05-2015) È veramente indescrivibile quanto si è vissuto oggi alla Grotta delle apparizioni durante la celebrazione della S. Messa, presieduta dall’Ordinario militare mons. Santo Marcianò e concelebrata da numerosi cappellani, centro del 57° Pellegrinaggio Militare Internazionale. Sua Eccellenza ci ha aiutato ha comprendere l’inscindibile relazione tra Maria, Madre di Dio è nostra, e la famiglia, quella divina e quella umana, così da intensificare sempre più il nostro rapporto con il Signore e tutti i fratelli e le sorelle tramite Maria. “Il cuore della Madonna è un cuore di Madre. Dire Madre è fare riferimento a una famiglia: si è madre perché ci sono dei figli/e. Maria ha vissuto la sua maternità nella famiglia di Nazareth ma, potremmo dire che l’ha vissuta dentro la famiglia stessa di Dio, la Trinità, perché ogni famiglia è immagine, sacramento di Dio.

Per comprendere Dio abbiamo bisogno del cuore di Maria, perché solo chi vive la maternità dentro la realtà di famiglia comprende Dio. Solo chi crede nella famiglia vive e conosce Dio, e la Chiesa è famiglia”. L’Arcivescovo ha poi sottolineato come la Chiesa militare stia camminando in una autentica comunione così da diventare, giorno dopo giorno, sempre più una famiglia dove si viva, in un clima familiare, una maternità e una fratellanza reciproca, mettendo in atto le tre parole che papa Francesco ha ricordato nell’ultima udienza di mercoledì scorso, applicandole proprio alla famiglia: permesso, grazie, scusa. Il Pellegrinaggio prosegue, ma questo momento di Grazia, dovremo poi viverlo nelle nostre famiglie, in particolare in questo periodo di preparazione al Sinodo ordinario sulla Famiglia, al quale anche la Chiesa Ordinariato Militare già da tempo si sta preparando con tanta passione ed entusiasmo apportando il suo contributo. Don Pierluigi  Plata