Esercizi spirituali – Menichelli: “Il sacerdote persona eletta”

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(07-02-2017) Nei giorni scorsi, come noto, i cappellani militari con l’arcivescovo, Santo Marcianò, hanno vissuto un momento intenso di preghiera e riflessione. Nei suggestivi scenari e nelle accoglienti dimore della casa Fraterna Domus a Sacrofano (RM), guidati da Sua Eminenza il card. Edoardo Menichelli, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, si è meditato sull’identità del sacerdote.
In una realtà sociale e culturale come quella odierna dove prevale l’indistinto e il conformismo il sacerdote deve recuperare la sua identità di servo, collaboratore per la realizzazione del progetto di Dio, configurandosi e conformandosi sempre più a Gesù Cristo unico sommo sacerdote.
L’identità allora mira a riprendere sempre più questo ruolo del sacerdote persona eletta, scelta tra gli uomini con le proprie caratteristiche e fragilità e mandata in mezzo ad essi per far ritornare l’uomo a Dio. È indispensabile cioè ritrovare, dove si fosse affievolita, la consapevolezza e riaffermare la responsabilità del sacerdote: consacrato a servizio di Dio e degli uomini, capace con la grazia sacramentale che gli è donata di ripresentare, ogni volta che celebra la santa Messa, l’incarnazione di Cristo con la sua presenza reale tra noi nell’Eucaristia. Ci è riferimento il prendere con noi Maria, la Madre di Cristo, consegnataci a noi ai piedi della croce come modello da imitare.
In un clima attento, sereno e fraterno, indispensabile per un presbiterio come quello dei cappellani militari, che si trovano spesso a vivere lontani tra loro ma missionari in mezzo ai militari, in Italia o all’estero, nelle basi o sulle navi, questi giorni sono stati quindi un momento di ristoro spirituale e di recupero di quella energia e grazia per poter essere fedeli accompagnatori spirituali di questi uomini e donne dediti al servizio della nazione. Il luogo, come la Fraterna Domus, con la presenza discreta ma sorridente ed accogliente delle suore Missionarie e dei volontari ha favorito questo clima permettendo di vivere giorni intensi di meditazione, preghiera e fraternità.
(Don Mauro N. Medaglini)