Il precetto a Padova nella Basilica del Santo

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(07-04-2017) Nella duecentesca Pontificia Basilica di Sant’Antonio, il 22 marzo si sono riuniti i rappresentanti dei militari e degli operatori delle Forze dell’Ordine, ad ordinamento civile e militare, che prestano servizio nella regione Veneto, per prendere parte al precetto pasquale officiato dall’Ordinario Militare per l’Italia Mons. Santo Marcianò. Alla celebrazione hanno partecipato anche le autorità civili e religiose nonché le Associazioni Combattentistiche e d’Arma patavine.
Il Mons. Marcianò, dopo aver salutato tutti i presenti con il tipico saluto francescano “Pace e Bene”, ha ringraziato gli operatori delle Forze di Polizia e delle Forze Armate per il quotidiano ed eccezionale lavoro svolto e, parafrasando il pensiero di Sant’Agostino “voi amate il prossimo con i fatti, senza parole”, ha elogiato gli uomini e le donne in divisa per il loro lavoro. Lavoro svolto lontano dai riflettori e senza troppo clamore.
Durante l’omelia il Vescovo ha ricordato il messaggio di Papa Francesco nel suo discorso quaresimale, laddove suggerisce, per questo periodo di penitenza, di affidarci, nel nostro cammino, a due aiuti, due doni che il Signore ci offre: la Parola di Dio e il Fratello, inteso, quest’ultimo, come l’altro, il prossimo. La parola di Dio, come ricordato dalla prima lettura tratta dal Libro del Deuteronomio, si riferisce all’esortazione fatta dal Signore a Mosè di ascoltare le leggi e la norma “che io vi insegno” affinché il popolo ebraico la metta in pratica per vivere ed entrare in possesso della forza del Signore. Le parole del Signore sono vita: “il non prestare ascolto – dice Papa Francesco – è la radice di tutti i mali perché chiude il cuore al dono di Dio e ha come conseguenza il chiudere il cuore al dono del fratello. La Quaresima è un tempo propizio per aprire le porte ad ogni bisognoso e riconoscere in lui il volto di Cristo, …. ogni vita merita rispetto.”
Il Monsignore ha, inoltre, ricordato l’importante lavoro svolto durante gli interventi emergenziali in centro Italia, colpito di recente dal sisma e da eccezionali nevicate, “voi – rivolgendosi ai militari – siete i primi ad arrivare e gli ultimi ad andar via….. continuate ad essere presenti anche con i riflettori spenti”.
Al termine della funzione religiosa il Generale Stano ha ringraziato il Monsignore per la propria presenza, anche quest’anno, nella città di Padova e ha voluto ricordare, in questo periodo pasquale, un pensiero di San Paolo: “Il momento è favorevole per compiere un cammino di vera conversione, così da affermare vittoriosamente, con le armi della penitenza, il combattimento contro lo spirito del male”. (Cap. Luigino Teso)