Teresio Olivelli Beato

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(02-02-2018) Avrà luogo domani mattina, al Palasport di Vigevano, la beatificazione di Teresio Olivelli, laico alpino morto in un lager nazista. Quasi 4mila le presenze.
La celebrazione sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi, concelebranti l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, il vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni, e l’arcivescovo Santo Marcianò, ordinario militare, con loro altri 15 vescovi e alcuni cappellani militari.
Originario di Bellagio, Olivelli si trasferì a Mortara nel 1926. Sottotenente prima e ufficiale degli alpini poi, nel 1944 venne arrestato e deportato nei campi di prigionia di Fossoli, Bolzano Gries, Flossenbürg e infine in quello di Hersbruck. Morì a 29 anni, da eroe per la fede cattolica, il 17 gennaio 1945, durante l’ennesimo pestaggio, dovuto al tentativo dell’alpino lomellino di difendere un giovane picchiato dai carcerieri.
Tra i presenti annunciati ci saranno anche i parenti di Olivelli e il compagno di prigionia Venanzio Gibillini, che porteranno le sue reliquie Olivelli, i rappresentati della Fondazione Ex Campo Fossoli e di Carpi, numerose autorità civili e militari, Ludwig Schick, arcivescovo di Bamberga, la diocesi nel cui territorio si trova il campo di concentramento di Hersbruck, dove Olivelli trovò la morte, e Francesco Cavina, vescovo di Carpi, la diocesi del Beato Odoardo Fogherini, anch’egli compagno di prigionia di Olivelli, ucciso a Hersbruck e confortato da Teresio in punto di morte.
Non mancheranno i vertici nazionali dell’Azione Cattolica: il presidente nazionale Matteo Truffelli e i presidenti nazionali della Fuci, oltre a numerosi gruppi di alpini, partigiani, associazioni e singoli legati ai valori testimoniati da Olivelli.