Con Maria per fidarsi di Lui

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(19-05-2018) Alla grande il 60° Pellegrinaggio militare internazionale a cui partecipa anche la nostra diocesi Ordinariato Militare per l’Italia: dopo essere arrivati e sistemati nei propri alberghi e con la tranquillità e la serenità di un’organizzazione sempre più attenta ed efficace, ieri mattina il momento della riconciliazione per essere preparati spiritualmente a vivere i benefici di questi giorni di cammino qui a Lourdes in compagnia della Beata vergine apparsa a Bernadette 160 anni orsono.
Meditando sulle parole del brano evangelico che narra la parabola del figliol prodigo abbiamo potuto scoprire l’impotenza del Padre che passivamente subisce il volere del figlio che lo considera come morto per prenderne l’eredità e sperperarla metafora del peccato che ci allontana da Dio. Un’impotenza che vede però il Padre attendere il ritorno del figlio per manifestare l’amore che perdona e abbracciandolo ridargli la vita e far comprendere anche a noi che la vita è fidarsi di lui, abbandonarci nelle sue braccia.
Quindi la celebrazione della Santa Messa nella basilica sotterranea di s. Pio X: scoprire la verità grande di Gesù, figlio di Dio: “io sono Dio” e le parole dalla parabola della vite e dei tralci che ci rivelano l’altra verità ancora più grande: Dio si fa uomo perché l’uomo diventi Dio. Cosi l’arcivescovo mons. Marcianò ci conduceva a scoprire come la grandezza dell’uomo non è data per quanto sa fare o dare per se stesso con i propri sforzi, ma è per quanto sa mettersi nelle braccia amorose di Dio. Noi valiamo e molto per Dio, che ci ama cosi come siamo e ci indirizza ad amare allo stesso modo: “se noi confessiamo l’amore, viviamo la fede”. Questo è il frutto. E l’amore non è uno scambio ma è assoluto. Come Gesù che ha dato la vita per noi. Un amore che purifica. Quello di un Padre che come il vignaiolo toglie dalla pianta ciò che non produce frutto e addirittura prende ciò che da frutto e lo pota perché porti più frutto: come Gesù che ha amato fino alla morte e alla morte di croce. Ma i militari conoscono bene questo con il loro quotidiano impegno. E allora l’esortazione che viene dal vangelo: essere capaci amare fino a dare la vita per esser anche noi Gesù.
 (M. Medaglini)