(19-08-2018) All’incontro dei giovani italiani a Roma, in preparazione del prossimo Sinodo, ha preso parte pure una rappresentanza della pastorale giovanile dell’Ordinariato guidata da don Pierluigi Plata. I partecipanti, oltre al grande entusiasmo e l’indicibile gioia di aver vissuto un significativo evento comunitario, hanno preso consapevolezza del contributo concreto che possono offrire alle sollecitazioni di Papa Francesco. Una presa di coscienza favorita anche dalle diverse iniziative e incontri tenutisi nei mesi scorsi, proprio nella prospettiva del Sinodo.
Pensando alle domande poste dai loro coetanei al Papa e alle sue risposte, i nostri giovani si sono identificati nelle due parole chiave più ripetute: Sogni e paura. Sogni che tutti abbiamo e che devono avere, in particolare i giovani, ma che purtroppo tante volte non riusciamo a realizzare. Il Papa è stato illuminante dicendo che sono le paure, le più svariate, ad impedirci la realizzazione.
Ecco, i militari, grazie al loro specifico servizio, possono concretamente, nel loro piccolo, aiutare a far sì che certe paure si dipanino cosicché i sogni si realizzino. Basti pensare al prezioso servizio svolto dalle Forze dell’Ordine in quei due giorni (11 e 12 agosto), garantendo un sereno svolgimento dell’evento; al ruolo che tanti giovani Carabinieri, Finanzieri, Esercito (es. nell’operazione “strade sicure”) svolgono in ogni angolo del nostro Paese e non solo di giorno, ma pure di notte (durante la veglia tra sabato e domenica li abbiamo visti). Così anche la sicurezza che danno negli aeroporti e sul mare, come tutti i giovani marinai che essendo imbarcati sulla nave S. Marco per l’operazione Sophia nel Mediterraneo, guidati da don Mauro Medaglini, si sono uniti idealmente con i giovani che incontravano il Papa a piazza S. Pietro.