(12-10-2018) Alla cerimonia (ndr che ha avuto luogo ieri mattina) erano presenti il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, Generale di Corpo D’Armata Niccolò Falsaperna e numerose altre autorità religiose, civili e militari.
Nel corso della funzione, officiata dall’Ordinario Militare, Sua Eccellenza Monsignor Santo Marcian¿ò, lo stesso ha ricordato, nell’anno del centenario della Vittoria, il percorso di vita del “Papa buono” e la sua esperienza di cappellano militare nel corso della Prima Guerra Mondiale. Durante l’omelia, Monsignor Marcian¿ò ha inoltre voluto ringraziare le donne e gli uomini dell’Esercito per il diuturno lavoro espresso tanto sul territorio nazionale quanto all’estero, in ciascuna delle numerose missioni in cui si trovano ad operare.
Per l’Esercito celebrare San Giovanni XXIII Papa e ricordare la sua proclamazione a Patrono significa richiamare la propria missione, volta a difendere sempre e ovunque il bene prezioso della pace tra ardue sfide che impongono di essere sempre pronti sia materialmente che spiritualmente.
Al termine della liturgia il Generale Farina ha rivolto il saluto dell’Esercito ai tanti convenuti e ha voluto approfittare della celebrazione per incontrare i cappellani Militari, definiti gli “eredi spirituali” di Papa Roncalli e ribadendo quanto ritenga importante la loro figura, poiché ovunque e in sinergia con i Comandanti, i Sottufficiali di Corpo e gli Ufficiali psicologi, sostengono tutto il personale nell’operare quotidiano.