Cappella musicale dell’Ordinariato: concerto in Santa Caterina

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(03-12-2018) Avrà luogo nella Chiesa principale dell’Ordinariato militare in Roma, alle 20.30 dell’11 dicembre, il concerto Misa Criolla – Navidad Nuestra.

La Misa Criolla. Venne composta da Ramirez nel 1963 come un’opera per solisti, coro e orchestra accompagnati da strumenti tipici delle popolazioni latino-americane. Racconta lo stesso compositore che il primo barlume dell’idea della Misa Criolla risale al 1950 quando, durante un viaggio in nave da Buenos Aires verso l’Europa, gli venne il desiderio di «lanciare un messaggio sulla nostra musica per mezzo del mio piano». Dopo aver attraversato Italia, Austria, Svizzera, Germania, Olanda, Inghilterra, Francia e Spagna, decise nel 1954 di fare rientro in Argentina con l’obiettivo di trovare una forma di ringraziamento collettivo per tutte quelle persone che avevano contribuito alla sua crescita spirituale ed alla sua formazione umana. L’incontro con due religiosi argentini: Padre Mayol e Padre Antonio Osvaldo Catena lo portarono a realizzare una messa con ritmi e forme musicali proprie della sua terra di appartenenza. Una volta terminati i bozzetti, Padre Jesus Gabriel Segade provvide agli arrangiamenti e in questo modo, nel 1963, il componimento fu terminato. Nel 1967 Ariel Ramirez decise di andare a Roma per “consegnare” la sua opera nelle mani dell’allora pontefice Paolo VI. Ogni elemento della Misa denota un’estrema originalità, grazie alla perfetta combinazione tra temi religiosi ed elementi folkloristici: il Kyrie apre la messa con i ritmi della vidala e della baguala, due forme espressive rappresentative della musica tradizionale creola argentina; il Gloria è accompagnato dalla danza argentina del carnavalito, segnato dalle note del charango; il Credo invece, è scandito dal ritmo andino della chacarera trunca; il Carnaval de Cochahamba, tipico della tradizione boliviana, fa da contorno al Sanctus, mentre infine, l’Agnus Dei conclude la messa sullo stile della Pampa argentina. Navidad Nuestra è stata scritta da Ariel Ramirez nel 1964. Per queste composizioni creolo-spagnole, l’autore si è avvalso di danze e canti della tradizione musicale argentina: la danza chamam tipi de La Anunciación, la riojana chaya de Los Pastores, il pampeana huella de La Peregrinación e il vidalas da catamarca de El Nacimiento. Felix Luna, autore dei testi del Navidad Nuestra, ha composto sei poesie che narrano gli episodi della storia di Natale, ambientandoli nel nord della sua Argentina. Nel testo, in castigliano, vengono introdotte parole della lingua indigena: ad esempio, la Vergine Maria viene descritta come la mas bonita cunatai (la più bella di tutte le fanciulle). Altri elementi ritraggono la gente di campagna, a cui l’opera è dedicata: l’offerta dei Tre Re di un poncho blanco de alpaca real (un poncho bianco dei migliori alpaca); i riferimenti agli strumenti locali come il cajas, chitarre e bombo leggero; le bevande a base di algarrobo blanco, l’albero aloja (birra), aapa (una bevanda non alcolica) e arrope (uno sciroppo denso e dolce). Informazioni e dettagli sono riportati nella locandina allegata in pdf