Ordinari militari in dialogo con l’UE

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(13-04-2019) Nei giorni scorsi a Bruxelles, su iniziativa della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), si è tenuto un incontro tra Ordinari Militari di tutta l’Unione europea e ufficiali dell’Unione stessa, per rafforzare la cooperazione verso una cultura strategica condivisa in tutta Europa, riguardo ai problemi di sicurezza dei cittadini del vecchio continente.
Ai lavori ha preso parte anche l’Ordinario italiano Santo Marcianò, accompagnato dal segretario particolare don Santo Battaglia.
Si è trattato in pratica di uno scambio di esperienze, lo si apprende da una nota della Comece, “sulle rispettive realtà militari e sulla risposta dell’Ue alle attuali sfide geopolitiche e di sicurezza”. A fronte di una “perdita di fiducia nei meccanismi multilaterali e di un’espansione degli ambienti di conflitto, accompagnata da un’onnipresenza di tecnologie digitali” l’invito dei rappresentanti della Chiesa all’Ue è a “concentrare strategicamente le sue politiche sulla sicurezza umana di lungo periodo e sulla pace sostenibile”.
In dialogo con i vescovi il generale Claudio Graziano, presidente del comitato militare dell’Ue con il quale i presuli hanno sottolineato la “necessità di perseguire un approccio integrato articolando meglio le misure militari con strumenti civili, per la costruzione della pace, che promuovano lo sviluppo umano, socioeconomico ed ecologico”. In questo gli attori religiosi possono “fornire un contributo importante” perché radicati nelle realtà locali. Come affermato in un recente documento proprio della Comece (“Chi difendere? A chi garantire la sicurezza?”), “la sicurezza è essenziale perché protegge la dignità della vita umana”, “attraverso una pace sostenibile”.