Precetto Pasquale a Ravenna

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Venerdì 12 aprile, nella Cattedrale di Ravenna, l’Ordinario Militare per l’Italia, l’Arcivescovo Santo Marcianò, ha presieduto la solenne celebrazione in preparazione della Santa Pasqua.
La celebrazione, è stata concelebrata con il pastore della Diocesi ospitante, S.E. Rev.ma Mons. Lorenzo Ghizzoni, i Cappellani Militari della VII Zona Pastorale Emilia Romagna e i sacerdoti incaricati della Polizia e dei Corpi dello Stato.
Il servizio liturgico è stato curato dai Marinai della Direzione Marittima in Ravenna, dagli accoliti della Diocesi locale e il canto, dai Cori che servono le comunità cristiane dell’Aeronautica Militare al Villaggio Azzurro, nella zona logistica in Cesena, del 15° Stormo “Le Voci Blu” e del 2° Gruppo Manutenzioni Automezzi in Forlì, “Le Note Azzurre”.
Le parole del nostro Ordinario, hanno scaldato il cuore dei presenti, la coinvolgente omelia, sul significato spirituale di essere a servizio dello Stato e dei cittadini, dei poveri e di chi soffre per la mancanza di libertà, di pace e di serenità, vissuta come una vera vocazione, che ha il cuore di chi si sacrifica perché ama, perché crede, e questo non ha religione, o orientamento politico, o pensiero filosofico, ma solo desiderio di essere per gli altri, sino al sacrificio della propria vita, è stato il fulcro del messaggio pasquale: amare sino al sacrificio anche della vita, e questo i militari lo vivono quotidianamente.
L’accoglienza calorosa dei presenti e la disponibilità gioiosa del nostro Pastore con un sorriso, una parola, una stratta di mano per tutti, hanno fatto della Celebrazione, non un semplice rito, che talvolta rimane freddo e staccato, ma la vera Eucarestia, il rendimento di grazie, la gioia dell’incontro, la condivisione della fede.
La benedizione corale dei due Vescovi e dei Cappellani, affidando i presenti e tutto il personale, le loro famiglie e i nostri colleghi lontani, impegnati nelle varie operazioni di Pace all’estero e nei servizi sul territorio nazionale di ordinaria e straordinaria attività, per intercessione della Vergine Maria, dei singoli Santi Patroni su tutti, ricordando i nostri defunti e caduti, ha concluso il momento celebrativo, per dare spazio agli incontri personali di saluto e di augurio.
Una giornata unica, un momento di vera grazia e di vita diocesana, di chiesa, come ci ha ricordato il Decano, nel saluto iniziale, quella porzione di Chiesa, accolta nella Cattedrale locale, come sempre, con grande amicizia, che ci ha permesso di esprime, in unità, la nostra appartenenza alla Chiesa universale, nel suo specifico servizio.
VII Zona Pastorale Emilia Romagna