Nei giorni scorsi, nella Madre di tutte le Chiese di Chieti, la Cattedrale di San Giustino, si è celebrata la Santa Messa in preparazione alla Pasqua per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri di Chieti e Pescara. Officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Chieti – Vasto, Mons. Bruno Forte, erano presenti alla sacra liturgia, oltre ovviamente al Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, Gen. B. Carlo Cerrina e al Comandante del Centro Nazionale Amministrativo, Gen. B. Riccardo Piermarini, i Comandanti Provinciali Carabinieri di Chieti e Pescara, i Comandanti di Gruppo dei Carabinieri Forestale e della Biodiversità di Pescara e Chieti, il Prefetto di Chieti, il Presidente della Provincia, il Sindaco, il Questore, nonché numerosi Soci dell’ANC e ANFOR Abruzzo, accompagnati dai loro rispettivi familiari. All’inizio della celebrazione, dopo il saluto di benvenuto a tutti i fedeli e autorità convenuti, il primo ricordo del Presule è andato al Mar. Magg. Vincenzo Di Gennaro, barbaramente ucciso nell’adempimento del proprio dovere sabato scorso e le cui esequie solenni si sarebbero celebrate di lì a poco nella sua San Severo. Per questo grave fatto di sangue, l’Arcivescovo ha voluto esprimere a tutta l’Arma dei Carabinieri il suo profondo cordoglio, assicurando la propria vicinanza, nella preghiera, ai familiari del Maresciallo defunto.
Sulla scorta di quanto accaduto in provincia di Foggia, la Santa Messa si è svolta in un clima di sincero raccoglimento e profonda commozione ma anche di grande incoraggiamento per le ispirate riflessioni di Mons. Forte che nell’omelia ha più volte posto l’accento sul significato del termine servizio, inteso non come potere, dalle cui seduzioni il Signore si è sempre tenuto lontano, bensì come cura dell’Altro, di chi ha più bisogno, di chi è in difficoltà e non può difendersi; “Chi serve – ha affermato l’Arcivescovo – ha a cuore il prossimo e la prossimità è una delle caratteristiche peculiari dei carabinieri i quali, quotidianamente, si mettono a servizio della gente con delicatezza diligenza con onestà professionalità e soprattutto fedeltà, quella stessa fedeltà che come fuoco vivo è impressa nel vostro motto “Fedele nei secoli”, e in questo cammino di coerenza e di fedeltà – ha aggiunto il Pastore – non siete soli ma la Virgo Fidelis, Vostra Patrona, non vi farà mai mancare la sua materna vicinanza e la sua amorevole consolazione”.
Dopo la preghiera del Carabiniere e i saluti i ringraziamenti e gli auguri del Generale Cerrina ai presenti, Mons. Forte, prima della benedizione conclusiva, ha ringraziato con grande enfasi sia il Coro del Centro Nazionale Amministrativo sia i Carabinieri impegnati nel servizio liturgico, la cui “bravura”, ha tenuto a precisare il Vescovo, “è anche merito del Cappellano Militare don Claudio Recchiuti che sta curando questi aspetti tutt’altro che secondari. Infatti, solo ridando il giusto posto e peso alla vita spirituale, l’uomo può ritrovare se stesso ed essere veramente felice”.
Dono graditissimo, alla fine della S. Messa, è stata la Lettera per la Quaresima e la Pasqua scritta e consegnata personalmente dall’Arcivescovo Mons. Forte a tutti i fedeli presenti.
Agostino Tirro