(11-09-2019) «Grazie a Dio perché con me è stato sempre molto generoso; a Lui offro i miei primi 50 anni da prete, vissuti per il Signore e per la Chiesa». Sono le parole con cui mons. Vittorio Pignoloni esprime i sentimenti per l’importante tappa raggiunta: i dieci lustri alla sequela del Maestro, Cristo Buon Pastore, nella Chiesa che lo ha generato alla fede (quella di Norcia prima e di Spoleto-Norcia poi) e in quella dove ha svolto il suo servizio (l’Ordinariato Militare per l’Italia). Don Vittorio è nato a Collegiacone di Cascia il 2 luglio 1944 ed è stato ordinato prete il 10 agosto 1969. Il suo sacerdozio lo ha vissuto, come detto, come cappellano tra i militari italiani.
Attualmente vive a Roma. Mai, però, è venuto meno il suo legame con la terra e la Chiesa natia. E proprio a Collegiacone sabato 10 agosto scorso si è tenuta la Messa per rendere lode a Dio di questi 50 anni. La celebrazione, molto partecipata, è stata presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo. Col Presule hanno concelebrato, oltre naturalmente a don Vittorio, mons. Gino Reali vescovo di Porto-Santa Rufina, i sacerdoti della zona e alcuni presbiteri dell’Ordinario Militare. Nell’omelia mons. Boccardo ha detto che siamo qui «a raccogliere la testimonianza di un uomo che ha provato a vivere bene il suo essere prete tra i militari, nella promozione della giustizia e della pace. Cinquanta anni, caro don Vittorio, sono una vita fatta di momenti belli e meno belli, conosciuti e nascosti. Grazie per il tuo ministero fedele e generoso. Nel ricordare questo importante traguardo – ha detto ancora mons. Boccardo – chiediamo al Signore che anche da queste vallate sboccino nuove vocazioni al sacerdozio. Essere prete non è una disgrazia e noi che siamo qui possiamo dirvi che vale la pena». Al termine dell’omelia l’Arcivescovo ha letto il messaggio che il suo confratello Ordinario Militare per l’Italia mons. Santo Marcianò ha inviato a don Vittorio: «Eleviamo al Signore la lode – scrive – perché attraverso il tuo ministero la misericordia di Dio ha toccato tante periferie di cuori di coloro che l’hanno lasciata penetrare. In particolare eleviamo la nostra lode per quello che tu hai fatto per la Chiesa dell’Ordinariato Militare». Don Vittorio dal canto suo ha detto di «essere in comunione con mons. Marcianò e con l’arcivescovo Boccardo col quale mi confido e nel quale ho trovato sempre paternità e comprensione. Grazie a mons. Reali col quale siamo stati insieme in Seminario ad Assisi. Grazie a Collegiacone, la mia patria, dove torno sempre volentieri. Grazie ai miei familiari qui presenti e ai tanti amici. Grazie ai miei genitori e ai miei nonni: il loro esempio ha inciso molto nella mia decisione di diventare prete. Grazie a don Natale Rossi, tornato alla Casa del Padre qualche settimana fa, che è stato mio padre spirituale. Grazie a don Sante Quintiliani mio parroco qui a Collegiacone quando decisi di entrare in seminario». La mattinata si è conclusa con un momento di fraternità all’Hotel Roccaporena.