Pellegrinaggio interforze a Pietralba

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(08-10-2019) L’importante santuario di Pietralba, sorto nel 1553 nel paese omonimo in Alto Adige a 1520 m di altezza, è meta di migliaia di pellegrini ogni anno. Esso incarna la spiritualità mariana del sud tirolo. Anche Giovanni Paolo II ha trascorso numerosi momenti di ritiro in questo luogo privilegiato.

Ci si affida a Maria, qui raffigurata come Madonna addolorata, e, andando in una cappella vicina al santuario, si invoca l’aiuto e la protezione di S. Pellegrino Laziosi, patrono dei malati di tumore.

Immerso tra prati e boschi, luogo di quiete e meditazione è diventato da tempo, anche per noi militari, un appuntamento annuale da ripetersi ogni seconda domenica di settembre.

Così anche noi, pellegrini tra i pellegrini, giungiamo con le nostre famiglie per chiedere il dono della pace, della salute e della fede. In un mondo dominato dalla frenesia, dalla logica del profitto e dalla tecnologia, sentiamo il bisogno di fermarci a riflettere, immersi nella meravigliosa natura del sud tirolo, per trovare noi stessi, le nostre radici cristiane e il nostro rapporto con Dio.

I cappellani della III Zona pastorale Trentino Alto Adige, coordinati dal Decano Don Gianmarco MASIERO, hanno organizzato anche quest’anno, in data 8 settembre u.s., il pellegrinaggio interforze per noi militari.

Purtroppo le condizioni meteo sono state avverse, e mai, come quest’anno, abbiamo subito i disagi di una pioggia intensa e battente.

Il comando del II Reggimento Genio Guastatori Alpini ha dovuto rinunciare alla marcia programmata per raggiungere il Santuario. Tuttavia la presenza dei fedeli è stata ugualmente numerosa e partecipata.

Al culmine del pellegrinaggio c’è stata la celebrazione della S. Messa presieduta da don Michele Magnani, cappellano della Guardia di Finanza  del Comando Regionale Trentino Alto Adige, che, commentando i testi della liturgia domenicale, ha sottolineato come una significativa e rinnovata relazione con Gesù rinnova tutte le altre relazioni: quella con Dio, con noi stessi, con gli altri e con la natura che ci circonda. Da qui il bisogno rinvigorire sempre il nostro rapporto con il Signore per un cambiamento radicale di noi stessi e del mondo.

Al termine della S. Messa, noi militari con i nostri rispettivi cappellani, ci siamo fermati per il pranzo in un ristorante vicino al Santuario per un momento conviviale.

E’ stata una giornata serena vissuta all’insegna della spiritualità e della fraternità, da ripetere almeno una volta all’anno.

(un pellegrino)