A scuola e a teatro per il ricordo di un cappellano militare

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(15-04-2023) Tre giorni per ricordare e far conoscere don Giacomo Vender: dal 14 al 16 aprile, Lovere (BS), suo paese natale, offre la possibilità di rileggere la vita del suo prete e parroco, una storia che abbraccia diverse età e diversi momenti. Consacrato sacerdote nel 1932, curato a san Faustino in città, poi cappellano militare al fronte, dove seguì il reggimento prima a Trieste e successivamente in Croazia, in Grecia, Piemonte e Francia dando coraggiosi esempi di generosità e di impegno sacerdotale.

Dopo l’8 settembre 1943 rientrò a Brescia e si impegnò ad aiutare i militari sbandati, gli ebrei e i perseguitati politici.

A Brescia venne ribattezzato il prete degli sfrattati perché, da curato della parrocchia cittadina, si dedicò a chi non aveva più casa nel quartiere demolito per costruire Piazza della Vittoria. Queste e tante altre azioni fino a maggio del 1974, anno della sua morte, avvenuta a Ceratello di Costa Volpino.

Da ieri mattina agli studenti delle scuole di Lovere e Costa Volpino, la vita di don Giacomo viene illustrata attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto e con la visione dell’opera scenica allestita dalla Compagnia teatrale Olive a parte “In piedi nella tormenta – Storia di don Giacomo Vender”.

Di don Vender parleranno agli studenti Luciano Costa, (autore del libro “Animo, animo!”, dedicato al prete di Lovere), il professor Marco Vitale (economista e docente universitario) e mons. Giacomo Canobbio. Stasera alle ore 20.45 e domani 16 aprile alle ore 16, all’interno della stagione teatrale del Teatro Crystal, verrà riproposta la rappresentazione teatrale per la regia di Tiberio Gritti.

Linda Bressanelli (da radiovocecamuna, circuito inblu CEI)