Livorno – Alla Vannucci la Messa in onore del Papa buono

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(12-10-2023) Ieri mattina la Brigata Paracadutisti Folgore ha celebrato presso la Caserma Vannucci a Livorno la solenne celebrazione in onore di San Giovanni XXIII, patrono dell’Esercito italiano. Il cappellano padre Michele Mangialardi ha presieduto l’eucarestia alla presenza del vice comandante della Brigata il col. Veggetti Massimo, del comandante del 187 Reggimento paracadutisti col. Paduano Dario della

Banda della brigata e delle rappresentanze di uomini e donne di tutti i reparti presenti su Livorno e Pisa, nonché anche i reparti del CONFOSE e 9 Col Moschin.

Padre Michele nell’omelia ha ricordato la figura del “Papa buono” e riprendendo un passo della “Pacem in terris” ha augurato a tutti il sono della pace con queste parole… Carissimi in occasione della festa del santo patrono dell’Esercito Italiano mi rivolgo a voi con una delle espressioni più belle sul dono della Pace, dono che lui ha invocato fortemente nel suo pontificato. Papa Giovanni XXIII non era d’accordo con coloro che ritenevano impossibile la pace. Con l’Enciclica, egli fece sì che questo fondamentale valore cominciasse a bussare da entrambe le parti di quel muro e di tutti i muri. A ciascuno l’Enciclica parlò della comune appartenenza alla famiglia umana e accese per tutti una luce sull’aspirazione della gente di ogni parte della terra a vivere in sicurezza, giustizia e speranza per il futuro.

Da spirito illuminato qual era, Giovanni XXIII identificò le condizioni essenziali per la pace in quattro precise esigenze dell’animo umano: la verità, la giustizia, l’amore e la libertà. La verità, egli disse, sarà il fondamento della pace, se ogni individuo con onestà prenderà coscienza, oltre che dei propri diritti, anche dei propri doveri verso gli altri. La giustizia edificherà la pace, se ciascuno concretamente rispetterà i diritti altrui e si sforzerà di adempiere pienamente i propri doveri verso gli altri. L’amore sarà fermento di pace, se la gente sentirà i bisogni degli altri come propri e condividerà con gli altri ciò che possiede, a cominciare dai valori dello spirito. La libertà infine alimenterà la pace e la farà fruttificare se, nella scelta dei mezzi per raggiungerla, gli individui seguiranno la ragione e si assumeranno con coraggio la responsabilità delle proprie azioni.

Guardando al presente e al futuro con gli occhi della fede e della ragione, San Giovanni XXIII intravide ed interpretò le spinte profonde che già erano all’opera nella storia. Egli sapeva che le cose non sempre sono come appaiono in superficie. Auguri a tutti voi uomini e donne con le stellette di far brillare il senso morale e civile della pace, dono spesso impossibile per noi uomini ma sicuramente possibile a Dio. Auguri e che la pace scenda sulla terra!

Vostro cappellano, padre Michele