(29-03-2024) Ieri sera in Santa Caterina a Magnanapoli, l’Ordinario Militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò, ha presieduto la Messa in Coena Domini. Concelebranti il vicario generale mons. Sergio Siddi, il segretario particolare dell’Ordinario don Santo Battaglia, il rettore della chiesa don Pasquale Madeo e padre Lorens Nggou (MSSCC).
Sempre suggestiva e commovente la lavanda dei piedi, con i dodici impersonati da militari e civili dell’Ordinariato.
Nell’omelia l’arcivescovo, tra l’altro, ha ribadito: “Noi celebriamo questa sera, giovedì santo, inizio del triduo pasquale, la memoria dell’Eucarestia, celebriamo la memoria del Sacerdozio, e anche il senso dell’amore, della carità. Quindi eucarestia, sacerdozio e carità”.
In ordine a “queste tre realtà” ha poi posto l’interrogativo “cosa dicono alla mia fede?”. Domanda in seguito alla quale ha proposto una ampia e articolata riflessione.
“La Pasqua non è una vittoria sociale di un popolo, di un Messia”. Ha sottolineato altresì con forza in conclusione. “La Pasqua è la salvezza dell’uomo attraverso la morte in croce e la risurrezione del Signore. Per un giovane, oggi, è facile comprendere il senso di una liberazione da tutto ciò che è male…pensiamo alle guerre, alla povertà, …. un bisogno di liberazione certamente giusto, una esigenza legittima, ma Gesù viene a liberarci da qualcosa che è molto più profondo della guerra e della povertà, ovvero da quel male che ci fa schiavi, è qui la salvezza dell’uomo. Nutrirsi dell’Eucarestia significa partecipare al passaggio dalla morte alla vita, significa accogliere il dono della salvezza per l’eternità. Questa è Pasqua”.
L’animazione è stata curata dalle suore che svolgono il loro apostolato a servizio dell’Ordinariato.
Stasera l’Arcivescovo presiederà, sempre in Santa Caterina, la celebrazione della Passione del Signore e domani la Veglia pasquale.