730a Perdonanza Celestiniana

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(30-08-2024) L’appuntamento è fisso per la nostra Zona Pastorale, ogni anno il 29 agosto siamo a L’Aquila, nella maestosa ed austera Basilica di Santa Maria di Collemaggio, per celebrare la Perdonanza Celestiniana, insieme ai nostri Militari dell’Abruzzo e del Molise.

Entrando in Basilica, nel lato opposto alla Porta Santa, nella navata di destra si è colpiti dalla lunga fila di confessori ma ancora più dal numero dei fedeli che desidera ricevere il Sacramento della Riconciliazione.

Mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento, presiede anche quest’anno l’Eucarestia per le Forze Armate, concelebrano i Cappellani Militari della XI Zona Pastorale Interforze Abruzzo e Molise e il Cappellano della Polizia di Stato. La liturgia è animata dai nostri militari.

Nel saluto iniziale abbiamo ricordato che la Perdonanza Celestiniana è “Una tappa del nostro cammino, atteso come punto di arrivo che diventa immediatamente un nuovo inizio: da tappa a tappa, da inizio ad altro inizio; il nostro kronos che si intreccia con il Kairos di Dio: nell’ordinarietà della nostra vita, una carezza da parte di Dio e via di nuovo per le strade dell’Italia e del mondo al servizio della Patria esercitando il Ministerium pacis inter arma, consapevoli di essere servitori della sicurezza e della libertà dei popoli; desiderosi di rettamente adempiere il nostro dovere, concorrendo veramente alla stabilità della pace”.

Mons. Palumbo nell’omelia è partito da una domanda che riguarda la vita del grande Bernardo da Chiaravalle: Ad quid venisti? (perché sei qui?) È una domanda di radicalità che interpella sul vissuto di ciascuno non solo per la presenza odierna a Collemaggio ma per tutta la vita.

Mons. Palumbo ha dato una risposta a questa domanda facendo riferimento alla Gaudium et Spes: “sono venuto qui, perché quale militare sono ministro, ambasciatore e portatore di pace e di sicurezza. Sono qui per liberare la persona umana, per far sì che il suo progresso sia vero e per promuovere la civiltà dell’amore”.

L’invito finale è stato quello di vivere una esistenza consacrata al vero bene dell’umanità, una vita che non sia itineranza ma pellegrinaggio con una meta ben precisa il: “godimento di te, Signore”.

Inizia, con questa celebrazione, sotto questa benedizione, il ministero pastorale in Abruzzo-Molise dei neo giunti Cappellani: don Michele Tiso e don Stefano Aita.

Graziano don Giuseppe