Il Comando Forze Operative Nord ricorda il Santo Patrono dell’Esercito

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(11-10-2024) Si è svolta oggi, presso la Chiesa di San Prosdocimo a Padova, conosciuta come “Duomo dei Militari”, alla presenza del Comandante delle Forze Operative Nord, Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò e delle principali Autorità civili e militari di Padova, la celebrazione eucaristica dedicata a San Giovanni XXIII Papa, Patrono dell’Esercito.

Alla funzione religiosa, officiata da S.E. Mons. Beniamino Pizziol, Vescovo emerito di Vicenza, e concelebrata dai cappellani militari del Veneto, hanno partecipato rappresentanze del personale militare e civile del Comando e degli altri Enti della Forza Armata dislocati in Padova, oltre a rappresentanti delle Associazioni d’Arma locali.

Una presenza non casuale quella di S. E. Mons. Pizziol, dal momento che l’Alto Prelato, di origini veneziane, nel 1956 è stato accolto in Seminario proprio dall’allora Patriarca Angelo Roncalli (Papa Giovanni XXIII).

Durante la sua omelia, nel delineare le tappe più significative del percorso spirituale del Santo Patrono dell’Esercito, ha richiamato l’invito al dialogo e alla pace che Papa Giovanni XXIII pronunciò all’apertura del Concilio Vaticano II, l’11 ottobre 1962 (giorno poi scelto per ricordare la festività di San Giovanni XXIII) e, successivamente, con l’enciclica “Pacem in Terris”, che a oltre sessant’anni dalla pubblicazione si rivela di straordinaria attualità alla luce della preoccupante situazione internazionale gravata dalle guerre in corso.

Mons. Pizziol ha infine invocato la protezione del Santo per tutti i nostri militari e i loro familiari nelle delicate missioni che sono chiamati a svolgere quotidianamente in patria e all’estero.

Il Comandante delle Forze Operative Nord, nel ringraziare al termine quanti hanno partecipato alla celebrazione, segno di vicinanza all’Esercito, ha voluto ricordare l’esperienza di Papa Giovanni XXIII come cappellano militare durante i tragici accadimenti della Prima Guerra Mondiale, dando lettura di una sua celebre testimonianza del 6 gennaio 1918: “Coraggio fratello mio. Tieniti pronto a tutto, colla coscienza pura, con Sante Comunioni ben fatte, con abbandono assoluto nel Signore, che è la nostra forza e la nostra salvezza; colla coscienza e con la prontezza a compiere tutto il tuo dovere con semplicità e ad ogni costo, guardando Dio che ci guarda e ci conforta. Ad altri le chiacchiere: per noi il nostro sacrificio. Così si ama la Patria, e non come tanti che l’hanno sempre in bocca e mai nel cuore”.