Celebrazione Giubilare a Cagliari con l’Ordinario Militare

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(29-03-2025) Giovedì scorso, accolto dal Comandante di Presidio, l’Ammiraglio di Divisione Enrico Pacioni, e dai cappellani militari, l’Ordinario Militare per l’Italia, Mons. Santo Marcianò, ha celebrato il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza della Sardegna; venuti da Roma anche il Vicario Generale Militare Mons. Sergio Siddi, figlio di questa terra, e il segretario particolare, don Santo Battaglia.

La mattina di giovedì 27 marzo 2025, una marea variopinta dei colori dello Stato, del servizio alla Patria, che abbraccia il cielo, la terra e il mare, ha invaso la scalinata del santuario che guarda il golfo di Cagliari e ha varcato la Basilica giubilare di N.S. di Bonaria. Dopo la preghiera di Papa Francesco, si è svolta la liturgia penitenziale.

All’inizio della celebrazione eucaristica, Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, ha rivolto il suo benvenuto all’Ordinario: un abbraccio episcopale che ha testimoniato l’armonia e la premura della chiesa per i suoi figli. Insieme ai cappellani militari concelebranti, e le autorità locali e regionali, si sono uniti anche i cappellani della Polizia di Stato di Oristano e di Cagliari.

Nell’omelia l’Ordinario ha esordito ringraziando l’assemblea: “Grazie per la vostra presenza, siete veramente tanti… e siete qui perché avete risposto all’invito di Dio”. Riflettendo sulla Parola proclamata, poi, Mons. Marcianò si è soffermato sull’interrogativo che scuote la nostra attualità: “Dove e come nasce la guerra? Dove e come nascono i conflitti? Essi si annidano nel cuore dell’uomo che si allontana da Dio, creando divisione… La divisione – ha ripetuto con forza – è sempre demoniaca, crea ostilità e guerra, divide popoli e nazioni”. Ricordando le parole di Papa Francesco, rivolte lo scorso febbraio proprio al Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza, ha incoraggiato gli uomini e donne in divisa a “vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra; vigilare per non essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi; vigilare per non essere mai contaminati dal veleno della propaganda dell’odio, che divide il mondo in amici da difendere e nemici da combattere”.

“Siamo nel Giubileo della speranza – ha concluso il vescovo – e mi piace pensare a voi, a cui ho dedicato 12 anni di servizio e a cui ho voluto tanto bene e mi piace pensare a quanta speranza voi testimoniate; perché voi fate sempre la scelta del bene, della verità, della giustizia e della pace: la scelta della vita… Per questo si vuole bene agli uomini in divisa… per questo vi ho stimati e apprezzati nel vostro instancabile servizio”.

Da sottolineare la presenza del coro, composto da una sessantina di elementi provenienti dal Coro interforze di Oristano, dal Coro interforze di Cagliari e del Corpo Forestale della Sardegna: essi, con le loro armonie, non solo hanno accompagnato la liturgia, ma, in particolare al momento del ricordo dei caduti, hanno suscitato una profonda emozione, eseguendo Signore delle Cime.

Al termine della celebrazione i cappellani militari della XVI Zona Pastorale hanno fatto dono al vescovo della statua della Madonna di Bonaria e il rosario in filigrana sarda, certi di essere ancora accompagnati nella preghiera dal loro amato vescovo.

Nel chiostro, con la collaborazione della sezione del PASFA, è stato offerto un momento conviviale per le autorità e tutti i concelebranti.

In calce allegato il saluto di don Piga.