Cari presbiteri, diaconi e seminaristi,
Religiosi e religiose,
Distinte autorità civili e militari,
Cari fratelli e sorelle,
in quest’ora segnata dal ritorno alla casa del Padre dell’amato Papa Francesco, concordi in preghiera, eleviamo al Signore il nostro suffragio perché riceva in dono la gioia di contemplare in eterno i misteri della grazia e della misericordia che, sulla terra, ha fedelmente dispensato a tutto il popolo.
Il nostro pensiero si volge con gratitudine alla preziosa eredità spirituale del suo magistero come un faro che orienta la missione della peculiare Chiesa dell’Ordinariato Militare d’Italia.
Egli è stato veramente una sentinella del mattino che ha annunciato al mondo la cultura della vita e la cultura della pace.
Senza sosta e risparmio di energie ha tracciato itinerari e missioni tese a promuovere la civiltà dell’amore, condividendo obiettivi comuni con espressioni culturali, religiose e politiche tra loro differenti.
Ora Egli dal Paradiso veglia su di noi e in comunione di preghiera intercede presso il Padre dell’unica famiglia umana, affinché possiamo esercitarci costantemente nell’arte del dialogo, dell’incontro, del servizio verso tutti, soprattutto verso gli scartati della storia, per divenire costruttori di una civiltà che pone nella pace comune il suo fondamento.
Maria Regina della pace, stella che risplende della luce del nuovo giorno accolga il suo devoto figlio Francesco, servo fedele che ha affidato a Lei le tappe del suo pellegrinaggio terreno.
Uniti nella preghiera, secondo le modalità che le diverse situazioni di missione rendono possibili, ci disporremo a condividere con la Chiesa universale le prossime tappe di partecipazione ecclesiale.
✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo