Giovanni XXIII, celebrazione e ricordo a L’Aquila

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(19-10-2024) Era il 17 giugno 2017 quando san Giovanni XXIII, con il decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è stato proclamato Patrono presso Dio dell’Esercito Italiano. La Chiesa Castrense, della XI Zona Pastorale Abruzzo-Molise, lo ricorda celebrando l’Eucarestia nella Basilica di San Bernardino da Siena a L’Aquila.

Il tenente Angelo Giuseppe Roncalli è stato un Cappellano Militare che ha saputo avvicinare i giovani militari, di provenienza ed estrazione sociale diverse, molti di loro lontani dalla pratica religiosa, trasformando l’incontro personale e quotidiano in occasione di evangelizzazione.

Per avvicinare questa semplicissima e inimitabile figura dobbiamo rileggere la storia della Chiesa, dell’Italia e del mondo, per un intero secolo, dai primi rumori della Prima Guerra Mondiale fino all’anno 2017, l’anno della Proclamazione di san Giovanni XXIII papa, Patrono dell’Esercito Italiano (Cfr. testo allegato):

UN PAPA

CHE SI PRENDE CURA DEI SOLDATI DI UNA NAZIONE,

PERCHÉ QUESTI SI DEVONO PRENDERE CURA

DELLA PACE DEL MONDO INTERO.

UNA PORZIONE DI POPOLO CHE VIENE ELETTO A:

MINISTRI DELLA PACE E DELLA SICUREZZA SOCIALE.

Papa Giovanni XXIII ha ascoltato la voce di Dio, della Patria e della Chiesa e del mondo intero ed è partito per realizzare le loro attese e le loro richieste:

* obbedendo a Dio che lo chiama al sacerdozio lascia la sua famiglia;

* obbedendo all’Italia che lo chiama ad adempiere agli obblighi di leva, lascia il seminario;

* obbedendo all’Italia e alla Chiesa, dopo aver ricevuto l’ordinazione sacerdotale, parte come Cappellano Militare;

* obbedendo al Papa lascia l’Italia e parte quale Nunzio;

* obbedendo agli Eminentissimi Cardinali che lo eleggono Vescovo di Roma, diventa Sommo Pontefice e parte per il mondo intero: ANNUNCIATORE DELLA PACE CHE CRISTO CI HA PORTATO.

 

LA CHIESA LO ELEVA AGLI ONORI DEGLI ALTARI,

I SOLDATI LO INVOCANO PATRONO,

LUI CONTINUA AD ESSERE L’ANGELO DEI SOLDATI,

COSÌ COME VENIVA CHIAMATO

DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE.

Obbedire: quindi ascoltare le richieste.

 

Oggi san Giovanni XXIII ascolta la nostra voce, le nostre preghiere: attraverso di lui eleviamo a Dio la preghiera per la PACE: che cessino le guerre Signore!

 

Se non si ascolta non si obbedisce.

 

Dall’inizio della Prima Guerra Mondiale i Sommi Pontefici hanno sempre ripetuto la stessa preghiera: ASCOLTINO I REGGITORI DELLE SORTI DELLE NAZIONI: la richiesta di tante mamme, di tante spose, di tanti figli, che chiedono il dono della pace.

 

Noi Militari dell’Esercito Italiano e di tutte le altre Forze Armate consapevoli della nostra dignità, di essere MINISTRI DELLA PACE E DELLA SICUREZZA SOCIALE, quotidianamente impegnati, quale santo popolo di Dio e Ministri, nel MINISTERIUM PACIS INTER ARMA, accanto alla Preghiera poniamo le nostre persone, pronti ad obbedire alla Patria che chiama perché desiderosi della Pace, quella vera portata da Cristo Gesù.

Graziano don Giuseppe