Giubileo dei giovani, “torniamo ricchi di nuove amicizie in Cristo e di ricordi felici”

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(04-08-2025) Il 2 e 3 agosto 2025 si è svolto il Giubileo dei Giovani, a cui la comunità del Seminario Scuola Allievi Cappellani, composta di 12 allievi cappellani, assieme a 23 allievi finanzieri del Comando Scuola Nautica della Guardia di Finanza (Caserma Cavour) di Gaeta, guidati da don Valerio Carluccio, hanno partecipato con grande entusiasmo.

La Veglia del sabato sera si è distinta per la sua atmosfera di festa e raccoglimento, con la partecipazione di numerose band, momenti di musica, testimonianze e si è conclusa con l’intenso momento di preghiera che ha avuto nell’adorazione Eucarestica il suo culmine: un milione di giovani che, accampati sull’enorme prato di Tor Vergata, hanno pregato in ginocchio o in piedi, alternando silenzi e canti.

Le nostre forze armate e dell’ordine, presenti come fedeli della nostra diocesi, erano lì a presenziare la zona e a garantire la sicurezza dell’evento. Tutto si è svolto in modo sereno grazie anche al sostegno professionale e pacifico dei nostri militari. Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Aeronautica, Polizia, Polizia Penitenziaria, erano presenti nei viali, nelle varie aree della spianata e intorno al palco. Proprio coloro che, in mimetica, erano qui collocati hanno ascoltato la energica risposta che il Papa ha rivolto ad una giovane: “Trovate il coraggio di fare le scelte difficili e dire a Gesù: Tu sei la mia vita, Signore. Lord, You are my life”.

Al risveglio di domenica mattina, impressionante è stato lo scenario di una distesa di giovani che solo nell’ultima parte della notte hanno obbedito all’invito del Papa: “Mi raccomando: riposatevi un po’”. Il tempo di prendere coscienza e subito si è visto l’elicottero dell’AM con a bordo il Papa atterrare sulla piazzola di volo.

Dopo i canti di accoglienza a Papa Leone, tutti improntati sulla “Speranza che non delude”, ancora le parole nell’omelia della Santa Messa hanno fatto breccia in noi giovani: “Non siamo fatti per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che rigenera nel dono, nell’amore […] Aspiriamo continuamente a un di più, che nessuna realtà creata ci può dare. Sentiamo una sete grande, bruciante che nessuna bevanda di questo mondo può estinguere. Non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola! Aspirate a cose grandi!”. Un messaggio forte e chiaro per noi giovani che ci sprona ad avere e credere nei nostri sogni e a credere in Dio Padre di Gesù, in un tempo in cui si cerca e si ricerca sicurezza in un mondo digitale.

Un pensiero va anche ai giovani militari della nostra diocesi impiegati all’estero nelle aree di guerra confinanti e non, dove anche i cappellani militari sono impiegati per l’assistenza spirituale. Ai giovani di queste terre martoriate, che vivono sotto il rumore delle bombe, nella paura degli attacchi, nell’orrore della perdita e della distruzione, il Santo Padre non ha fatto mancare il suo pensiero, il suo sostegno, il suo incoraggiamento e la sua preghiera: “siamo coi i ragazzi di Gaza e Ucraina”.

Si conclude così il nostro Giubileo dei Giovani. Torniamo ricchi di nuove conoscenze e amicizie, di ricordi felici e impressi nella memoria, grati per aver partecipato a quest’evento mondiale che immediatamente ci prepara e ci fa volgere al 2027 dove in Corea del Sud a Seoul si terrà la Giornata Mondiale della Gioventù: nel frattempo, ovunque saremo non vorremo  accontentarci del meno, vorremo aspirare a cose grandi, alla santità.

Bruno Adesso