L’Ordinario a Monreale per l’avvio di una “coraggiosa” iniziativa

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(09-09-2018) “Tutto questo per te è un’autostrada hai tutte le possibilità per continuare quest’opera e di sentirti sostenuto di trovare tutti i mezzi che ti serviranno. L’Ordinariato militare ti garantisce un impegno concreto”. Con queste parole Mons. Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia, ha benedetto l’iniziativa intrapresa dal Cavaliere Diego Magnisi, presidente di ASFA Sicilia (Associazione Sostegno alle Famiglie) nella villa sequestrata alla mafia in contrada Favara. “Realtà così – ha continuato – vanno messe a frutto con grande coraggio soprattutto nelle nostre zone provate. Grazie per aver voluto che l’Ordinario militare ci fosse, perché in fondo questa realtà si inserisce dentro le attività caritative che svolge l’Arma dei Carabinieri. La famiglia dell’Arma si impegna a portare avanti e a sostenere questa iniziativa. Il bene vince sempre sul male”.
Si è svolta giorno 8 la benedizione del bene confiscato alla mafia anni fa e assegnato con bando pubblico all’associazione Siciliana. Le idee sono tante e la voglia di aprirlo alla città non manca. Un’immobile che ha riaperto le sue finestre e si appresta a spalancare la porta alla comunità.
Alla cerimonia vi hanno preso parte, fra gli altri, il neo comandante della Legione Carabinieri di Sicilia, il generale Giovanni Cataldo, il comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo il colonnello Antonio Di Stasio, il comandante dei Carabinieri del Gruppo di Monreale il tenente colonnello Luigi De Simone, il capitano dei Carabinieri di Monreale Guido Volpe, il comandante della stazione dei carabinieri di Monreale il maresciallo Salvatore Biddeci. Hanno partecipato anche l’arcivescovo di Monreale Pennisi, il sindaco di Monreale Capizzi insieme agli assessori Gelsomino e Zingales. “Sono diversi i professionisti che ci hanno seguito e collaborato con ASFA affinché il sito venisse riaperto. Il bene che ci è stato assegnato non deve rimanere una questione d’immagine”. Lo ha affermato il Cavaliere Magnisi. “L’obiettivo – continua – è creare qualcosa di positivo per il bene dei cittadini che ne vorranno usufruire. L’immobile ci è stato assegnato e adesso vogliamo restituirlo a Monreale. Con l’aiuto di Dio e degli umani cercheremo di fare qualcosa di concreto”.
“La Diocesi di Monreale – afferma Mons. Pennisi – collaborerà per il bene comune e della comunità soprattutto per le persone più fragili. Se questo posto è stato un luogo del malaffare adesso diventi un luogo di legalità, di solidarietà, un luogo che dia speranza in un momento di crisi come questo”.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il sindaco Piero Capizzi – è quello di mettere a disposizione della collettività i beni confiscati alla mafia per dare sostegno alle famiglie bisognose che possono ricevere aiuto e assistenza dalle associazioni che sono attive nel nostro territorio come l’ASfa, composta da tanti volontari fra i quali anche rappresentanti dell’Arma che si sono attivati per trasformare questo bene che sarà un punto di riferimento per tutti coloro che hanno bisogno di sostegno”.
(da FD Monreale.it – foto sdr)