Capestrano – L’Ordinario all’incontro di formazione del Clero Diocesano di Sulmona – Valva

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(12-06-2019) È martedì 4 giugno, una bellissima giornata di sole, nella accogliente giovialità dei Padri francescani, presso il Convento di Capestrano (Sulmona), il nostro Ordinario Militare – invitato da S.E. Mons. Michele Fusco – ha tenuto la meditazione per il ritiro del clero della Diocesi di Sulmona-Valva.

La giornata è iniziata con l’adorazione eucaristica, a seguire una “chiacchierata”, come l’ha amabilmente definita il nostro Arcivescovo, sulla “Santità presbiterale contemplata attraverso San Giovanni da Capestrano patrono dei Cappellani Militari”: la sua storia, il suo impegno per la pace, perché uomo pacificato con se stesso e infine il suo sacerdozio.

Ha sottolineato l’Arcivescovo: “La strada della santità è costellata, nella vita di un prete, da tanti segni, tutti parte di una via che è la stessa persona di Cristo”.

La meditazione tenuta dall’Arcivescovo ha visto una domanda che è stata il filo di tutta la riflessione: Pietro mi ami più di costoro? E da questa all’interrogativo: “come va il nostro primo amore…?” Ci ha invitati a tornare all’origine della nostra vocazione. Specialmente in questo mese dedicato alla santificazione sacerdotale è importante chiedersi continuamente: Tu chi ami? Gesù è la tua via? La tua verità? La tua vita?

Domande che devono abitare continuamente il cuore del sacerdote per dare un nome al nostro “Tesoro”.

L’Arcivescovo ha concluso con questa massima: “Appartengo a Gesù dunque sono suo! Appartengo a Gesù dunque sono prete!”

Mons. Fusco ringraziando Mons. Marcianò per quanto ha messo in luce di questo grande santo ha sottolineato anche l’apprezzamento per questa giornata in cui due realtà dell’unica Chiesa si sono confrontate e conosciute nell’augurio di un cammino sempre più condiviso.