Iraq – Offerte dei militari italiani per attrezzare il parco giochi nell’asilo di Qaraqosh

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(01-11-2020) Venuti a conoscenza grazie all’attenta opera del Cappellano Militare del contingente a Erbil, Don Giuseppe Maria Balducci, della volontà delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria di dotare di un parco giochi l’asilo di Qaraqosh, per dare qualche cosa di concreto ai bambini iracheni in un paese dove, per loro, non c’è niente, i militari italiani dell’Operazione “Prima Parthica” non sono rimasti impassibili.  Con senso di fratellanza autentico, si sono attivati durante il mese di ottobre, raccogliendo spontaneamente una somma che hanno consegnato a Suor Patrizia Cannizzaro, con l’occasione gradita ospite di Camp Singara, a Erbil, sede del contingente.

L’offerta corale è stata ufficializzata nel corso di un breve incontro, purtroppo limitato nella partecipazione dei militari dall’attenta applicazione delle misure anti-Covid.

Il Generale di Brigata Francesco Principe, Comandante del Contingente italiano in Iraq, ha simbolicamente firmato una gigantografia dell’assegno.

Nel consegnarlo a Suor Patrizia, il Comandante ha spiegato come “grazie alla generosità che contraddistingue il militare italiano, la partecipazione all’opera benefica è stata spontanea ed entusiastica, non appena si è saputo che avrebbe potuto donare un sorriso ai bambini dell’asilo”.

La sorella, unica religiosa italiana in suolo iracheno, ha portato la sua testimonianza visibilmente emozionata. Ha illustrato agli uomini e alle donne in divisa come l’asilo, fondato dalle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria per scolarizzare i bambini di Qaraqosh sia stato distrutto, con tutto il paese, dai miliziani dell’ISIS.

Ha illustrato come, dopo la liberazione, le famiglie siano tornate e la vita stia riprendendo tra tanti problemi in un contesto di diffusa povertà. La scuola è rinata, ci sono circa 130 bambini, ma le difficoltà sono molte. “Il parco giochi sarà un punto di socializzazione per i bambini del paese, senza distinzione di religione”, ha concluso la sorella ringraziando tutti. Alla cerimonia ha presenziato la Console d’Italia ad Erbil, Dottoressa Serena Muroni che ha osservato come la riconosciuta professionalità del soldato italiano sia completata da una grande carica di umanità e di innata empatia.

(Ten. Col. Alessandro Campiello)